Mourinho analizza la vittoria contro la Sampdoria e manda un segnale ai Friedkin

José Mourinho
José Mourinho / Silvia Lore/GettyImages
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Al termine del match vinto contro la Sampdoria, il tecnico della Roma José Mourinho si è presentato ai microfoni di DAZN per parlare della partita e anche del suo futuro nella Capitale. Queste le sue parole.

"Nel primo tempo lo 0-0 è stato una frustrazione. Abbiamo creato gioco e avuto due occasioni limpide. In superiorità numerica è stato più facile, magari non abbiamo avuto l'ambizione di cercare subito di chiuderla, facendoli avvicinare alla nostra area anche se non hanno creato grossi pericoli. Poi abbiamo cambiato: Solbakken ha dato freschezza e Dybala si è accentrato, creando più occasioni da rete. Sono tre punti importanti, ne avevamo bisogno dopo le ultime due sconfitte".

"Sentivo che stava arrivano una prestazione di questo livello da parte di Gini (Wijnaldum, ndr). La sua è stata una evoluzione progressiva, con qualità e pazienza. Ha giocato bene anche Llorente, per due settimane abbiamo lavorato con lui e Smalling grazie alle nazionali che non li hanno chiamati e sono soddisfatto. Solitamente penso di far giocare i migliori, io mi chiedo sempre se vale la pena adattare i giocatori in ruoli non loro e questo era il caso di Celik. Può giocare come terzo di difesa ma non giustificava una scelta di questo tipo. Llorente ci dà qualcosa in più in costruzione e ha sbagliato in una sola circostanza".

"Ho difeso un amico (sui fischi dell'Olimpico contro Stankovic, ndr). Lo farei per chiunque, sono stato insultato ovunque nel mondo. Non è bello e ho pensato di correggere l'istinto di alcuni tifosi. I Friedkin erano allo stadio? La Roma è di loro proprietà e possono venire quando vogliono, io lavoro per loro e sono felice di aver vinto. Ora pensiamo alla prossima partita".