Mourinho analizza la vittoria contro la Real Sociedad ed esalta El Shaarawy
Dopo la vittoria nell'andata degli ottavi di finale di Europa League contro la Real Sociedad, il tecnico della Roma José Mourinho ha parlato del match e di alcune scelte effettuate e della gestione del gruppo per i tanti impegni ravvicinati.
"Il nostro merito è stata l'organizzazione, lo sforzo e l'empatia dentro al campo. Ci siamo aiutati tutti. Giocare contro una formazione a rombo è molto difficile, l'avevamo già provato contro Empoli e Salisburgo. Serviva una mentalità forte perché quando non hai tanto la palla serve grande mentalità. Noi abbiamo controllato la partita pur non avendo il controllo del pallone. Il secondo gol può essere importante".
"Il merito è dell'Olimpico e della squadra. Lavoriamo per nascondere i nostri limiti. Questo 2-0 è buono solo se lì non ne prendiamo tre! Abbiamo preparato la partita con i due quinti molto offensivi: El Shaarawy è un giocatore che fa gol, ha gamba. Non mi piace tanto dire queste cose ma l'abbiamo preparata così. Nel secondo tempo ci è mancata la palla, ieri l'abbiamo preparata per avere di più la palla e gestire. Però sono contento, non posso chiedere di più. Il risultato è buono, ma questa è una settimana pericolosa perché accumuliamo stanchezza. Ora andiamo al San Sebastian per fare una grande partita e poi dopo due giorni c'è la Lazio".
"La scelta di El Shaarawy è stata strategica e tattica. Non è stato facile però scegliere così perché avevamo un solo attaccante in panchina. Nel secondo tempo mi sono ricordato della partita in cui il Bayern aveva Gnabry, Mané e Sané. A me ne bastava uno solo dei tre. Stephan a volte resta in panchina perché poi ho bisogno di soluzioni in avanti. Quando gioca da quinto e si sacrifica, poi non posso chiedergli di giocare avanti e tornare. È dura, è dura".