Le mosse tattiche di Pirlo per la rimonta Champions in Juve-Porto

Andrea Pirlo
Andrea Pirlo / Jonathan Moscrop/Getty Images
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È la sera della verità per la Juventus di Andrea Pirlo, chiamata a ribaltare il ko 2-1 subito dal Porto nell'andata degli ottavi di finale di Champions League. Una gara a cui bianconeri arrivano dopo la dura lezione del "Do Dragao" in cui contro la squadra di Sergio Coinceiçao non aveva funzionato praticamente nulla, se si fa eccezione per il gol pesantissimo di Federico Chiesa nei minuti finali che ha riacceso le chance qualificazione dei bianconeri, fino a quel momento davvero esigue visto il doppio vantaggio.

Cristiano Ronaldo
Cristiano Ronaldo / Claudio Villa./Getty Images

In Portogallo il problema più grosso fu senza dubbio la pochissima intensità senza palla della squadra di Pirlo, che ha così concesso tante occasioni da rete al Porto - emblematica l'azione del 2-0 di Marega, libero di insaccare da solo contro la difesa bianconera schierata - oltre all'eccessiva lentezza della circolazione del pallone.

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Morata e Cuadrado / GIOVANNI ISOLINO/Getty Images

Stavolta, per attaccare una difesa che Pirlo nella conferenza stampa alla vigilia della gara d'andata ha paragonato a quella dell'Atletico Madrid, ci sarà un Alvaro Morata dal primo minuto (stavolta in condizione al contrario dell'ingresso a partita in corso al Do Dragao) a comporre l'attacco con Cristiano Ronaldo. Con il ritorno di Juan Cuadrado Pirlo dovrà sfruttare l'imprevedibilità sulle fasce, sia dalla parte del colombiano che da quella occupata da Chiesa. E poi c'è Ronaldo, a cui si chiede di replicare la clamorosa prestazione, con rimonta annessa, regalata contro l'Atletico Madrid nel 2019.


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