Morata si sblocca: la Juventus ha davvero bisogno di un altro attaccante?
La Juventus approfitterà della settimana di riposo per riordinare le idee in vista del prossimo impegno. Reduci da un pareggio a Venezia, i bianconeri sono infatti chiamati a dare una risposta contro il Bologna e per riuscirci non dovranno migliorare solo sul piano del gioco, ma soprattutto su quello dell'atteggiamento.
Agli uomini di Massimiliano Allegri va imputata prima di tutto un'evidente mancanza d'attenzione che li porta a commettere diversi errori individuali. Se in Champions League questi momenti di défaillance sono sporadici, in Serie A si presentano con grande frequenza, come dimostra il 7° posto in classifica.
Negli spogliatoi di Vinovo sono diversi i giocatori dai quali i tifosi chiedono uno sforzo maggiore; eppure, nonostante il periodo di difficoltà, tra le file bianconere c'è chi invece può sorridere.
Dopo un digiuno durato 10 partite di campionato, Alvaro Morata ha finalmente ritrovato la via della rete contro la Salernitana e, due settimane più tardi, si è ripetuto contro il Venezia, siglando il gol del momentaneo vantaggio.
Con l'avvicinarsi della sessione invernale di calciomercato, si fanno sempre più insistenti le voci riguardanti la volontà da parte della Juve di acquistare un nuovo centravanti per rilanciarsi in Serie A e tentare di andare avanti il più possibile in Champions.
Ormai da tempo è il nome di Dusan Vlahovic a essere accostato ai bianconeri, ma nelle ultime ore si sta parlando anche di Pierre-Emerick Aubameyang, messo fuori rosa dall'Arsenal. Si tratta di nomi di caratura internazionale che richiedono un esborso da almeno 50 milioni di euro. Per far spazio a uno di loro sarebbe proprio Morata, il cui cartellino è ancora di proprietà dell'Atletico Madrid. Il piano della dirigenza juventina sarebbe dunque quello di non esercitare il diritto di riscatto dello spagnolo e di reindirizzare quei 35 milioni per sovvenzionare l'arrivo di un nuovo bomber,
Una strategia lecita dato che la presenza in rosa di Morata precluderebbe sia economicamente sia tatticamente l'acquisto di un altro attaccante. Tuttavia, visto il suo ritorno al gol è ancora giusto bocciare definitivamente l'ex Real e Chelsea?
Analizzando i numeri stagionali risponderemmo di sì. Lo spagnolo ha finora totalizzato 21 presenze tra campionato e Champions, condendole solo con 6 gol e 2 assist. Non proprio statistiche da bomber di calibro europeo. Ad essi si aggiunge il litigio con Massimiliano Allegri dopo la sostituzione contro il Genoa, prontamente sminuito dal tecnico livornese.
Alvaro Morata non è più giovanissimo e a 29 anni è già possibile tirare le prime stime sulla sua carriera. Salvo qualche annata particolarmente prolifica, lo spagnolo non ha mai brillato sotto l'aspetto realizzativo; concludeva ogni stagione con circa 20 realizzati tra tutte le competizioni. Un numero discreto, ma non da attaccante di un top team.
Eppure, se ti capita di militare in club come Real, Atletico, Chelsea e Juventus vuol dire che sei un giocatore più che capace. Ciò che gli allenatori apprezzano in Morata è il suo spirito di sacrificio. Navigando su YouTube si possono trovare decine di video sui suoi errori sotto porta, però il lavoro che svolge per fare da raccordo tra centrocampo e attacco è di vitale importanza. Soprattutto in una squadra in difficoltà di costruzione come la Juventus di Allegri 2.0, il 9 bianconero riesce a proteggere il possesso per permettere ai compagni di salire.
Centravanti poco prolifico, ma molto altruista, dunque. Ma il motivo per cui la Juve può ancora scommettere su Alvaro Morata è per il suo attaccamento alla maglia, per il suo amore nei confronti dei colori bianconeri: una caratteristica di cui molti giocatori della Vecchia Signora avrebbero bisogno.
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