Morata e il suo "riscatto": da piano C a titolare della Juve. Dimenticato Suarez, Alvaro ha riconquistato tutti
Alvaro Morata era il piano A, il piano B o il piano C? Per Fabio Paratici, direttore sportivo della Juventus, lo spagnolo è stato sin da sempre il primo obiettivo per l'attacco di Andrea Pirlo. I movimenti dicono altro ma si può credere alla piccola bugia bianca del dirigente bianconero.
“E’ sempre difficile rispondere quando le cose che tu dici alla fine sono credute poco. Morata è sempre stata una ‘soluzione A’ per noi, iniziale. Non c‘era l’apertura da parte dell’Atletico Madrid a un certo tipo di trasferimento e, quindi, ci siamo messi su altri calciatori. Quando si è verificata l’opportunità, siamo tornati al ‘piano A’ e siamo stati fortunati e bravi a continuare a seguirlo. Nel mercato bisogna essere sempre molto elastici perché, magari, la prima idea non è quella che riesci a portare a termine – ha aggiunto il Cfo della Juventus -. Però, Morata era uno che conoscevamo bene, sia come ragazzo che come calciatore, come caratteristiche e, quindi, era il primo tentativo che abbiamo fatto. Poi, logicamente, l’Atletico al prestito non apriva e abbiamo perseguito altre strade, ma quando si è ripresentata l’occasione l’abbiamo colta" le parole di Paratici a Sky una settimana fa.
Alvaro Morata però, indipendentemente dai giochini mediatici, dai vari piani della Juventus, sta dimostrando sul campo di poter essere quel piano A di cui la Juve aveva bisogno per rinforzare il suo attacco a tal punto, almeno in questo momento, da mettere in discussione anche Paulo Dybala. Perché Alvaro ha messo lo zampino in 5 dei 7 gol bianconeri in tutte le competizioni: quattro gol e un assist per lui, senza dimenticare i 6 gol annullati per fuorigioco (uno anche ieri con lo Spezia).
Morata ha pedalato a testa bassa, fregandosene delle dinamiche del mercato, dei costi dell'operazione (10 milioni per il prestito, altri 10 per rinnovare eventualmente il prestito e un riscatto fissato a 45 milioni il primo anno e a 35 il secondo, per un totale di 55 milioni di euro in caso di riscatto definitivo da parte della Juve) e dei pettegolezzi che lasciano il tempo che trovano sui giornali e sui social, mettendosi a dimostrazione di Pirlo e provando a prendersi la Juve sulle spalle in assenza di Ronaldo e nell'anno della rifondazione. Lo spirito allo spagnolo non è mai mancato. Il campo, almeno sin qui, ha detto che la Juve ci aveva visto bene in estate, riportandolo a Torino. E la Juve si riscopre sempre più innaMorata!
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