Monza-Juve, dopo Allegri anche la dirigenza nel mirino della critica: il retroscena
Piove sul bagnato per la Juventus: dopo la sconfitta in casa in Champions League contro il Benfica allenato da Schmidt, i bianconeri hanno rimediato un altro k.o. in campionato. Nella giornata di ieri la Juve è uscita sconfitta dallo U-Power Stadium, col Monza che - al termine dei novanta minuti di gioco - ha fissato il punteggio sull'1-0.
Oltre al tecnico Massimiliano Allegri, è finita nel mirino della critica anche la dirigenza. La Gazzetta dello Sport svela un retroscena sulla gara di ieri: Arrivabene, Cherubini e Nedved hanno lasciato lo stadio subito dopo il triplice fischio dell'arbitro senza rilasciare dichiarazioni nel post-partita. Un chiaro segnale di tensione, di quanto il momento presente in casa Juve renda complesso ogni tentativo di spiegazione.
Il momento non è dei più semplici per la Juve: dopo la sosta i bianconeri dovranno necessariamente vincere in casa contro il Bologna allenato da Thiago Motta, per cercare di riportare calma all'ambiente ma soprattutto per scacciare una crisi che - al momento - sembra essere senza fine. La batosta di Monza - ovviamente - ha visto protagonisti ancora una volta in primis i giocatori: al termine della sfida tutta la squadra è andata sotto il settore ospiti venendo sommersa da una bordata di fischi. Il mondo Juve è sotto assedio: tecnico e calciatori sulla graticola e con loro - adesso - anche la dirigenza.
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