Monza in vendita? Fininvest tratta con PIF e Orienta Capital Partners

100 milioni di euro la valutazione del club brianzolo. Trattative aperte per la cessione delle quote del club da parte di Fininvest.
Monza
Monza / Marco Luzzani/GettyImages
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La Fininvest potrebbe chiudere definitivamente con il calcio. Dopo la morte di Silvio Berlusconi dello scorso giugno si sono susseguite tante voci legate ad una cessione delle quote del Monza, ora in mano alla holding della famiglia dell'ex Premier italiano. Secondo quanto riportato da Il Giornale, ci sarebbero ben due opzioni per il futuro del club brianzolo: una porta al fondo sovrano dell'Arabia Saudita (PIF), l'altra invece porta all'Orienta Capital Partners (con Augusto Balestra capo cordata). Due ottime realtà che permetterebbero al Monza di competere in Serie A e, probabilmente, alzare anche l'asticella.

Se per Silvio Berlusconi il calcio è sempre stata una grande passione, per i suoi figli è più un business a perdere. Proprio questo motivo portò alla cessione delle quote del Milan nella primavera del 2017 a Yonghong Li e gli stessi motivi porterebbero alla cessione del Monza, acquistato da Fininvest nell'estate 2018 su forte pressione di Adriano Galliani, per un ultimo grande obiettivo nel mondo del calcio: portare i brianzoli per la prima volta in Serie A. Obiettivo raggiunto, con salvezza annessa alla sua prima stagione nella massima serie.

Quanto hanno speso Berlusconi e Fininvest per il Monza?

Considerando le date dal 28 settembre 2018 al 28 marzo 2023, Silvio Berlusconi per il Monza ha speso quasi 200 milioni di euro tra acquisto quote, aumenti di capitale, versamenti conto capitale, pubblicità e finanziamento soci.

Una cifra molto importante che Fininvest non è più disposta a mettere sul piatto per la gestione del club brianzolo. Soprattutto i primi anni tra Serie C e Serie B hanno portato a grosse spese e pochi ricavi, la permanenza in Serie A sicuramente permetterà al Monza di stabilizzarsi dal punto di vista economico.

Le trattative e il valore del Monza

I contatti tra Fininvest e PIF vanno avanti da circa un anno, prima ancora della morte di Silvio Berlusconi. Il fondo sovrano dell'Arabia Saudita vuole aumentare il suo capitale e, dopo aver acquisito le quote del Newcastle - oltre ad avere in mano quattro club della Saudi Pro League -, sta guardando in Serie A. Nelle ultime ore è stata confermata la sua disponibilità all'acquisto di una parte delle quote del Milan, voce spesso smentita ma che trova conferma in un documento in mano alla Procura di Milano dopo la perquisizione della Guardia di Finanza a Casa Milan in relazione all'indagine sul passaggio delle quote rossonere dal Fondo Elliott a RedBird.

Negli ultimi giorni però, come riporta La Gazzetta dello Sport, si sono fatti sempre più fitti i colloqui e i contatti tra Fininvest e Orienta Capital Partners. A capo della cordata c'è Augusto Balestra che andrebbe a rilevare almeno il 60% delle quote del Monza per poi acquisire nei prossimi anni l'intero pacchetto del club, con Fininvest che uscirebbe gradualmente dalla società brianzola.

La valutazione del Monza si aggira intorno ai 100 milioni di euro.

Chi sono PIF e Oriente Capital Partners

Probabilmente il Pubblic Investiment Fund (PIF) non ha bisogno di grosse presentazioni. Si tratta del fondo sovrano dell'Arabia Saudita con un patrimonio vicino ai 1000 miliardi di dollari. La sua sede è a Riad ed è la principale linea di investimento dell'Arabia Saudita. Ha in mano quote delle più importanti aziende mondiali: da Facebook a Pfizer passando per Booking, McLaren, Pagani, Starbucks, The Walt Disney, Eni, Uber e tante altre. Il governatore del fondo è Yasin Al-Rumayyan. Dal punto di vista calcistico ha iniziato ad investire dal 2021 con l'acquisizione delle quote del Newcastle, proseguendo poi con l'acquisizione del 75% delle quote societarie di quattro club della Saudi Pro League (Al-Ittihad, Al-Nassr, Al-Hilal e Al-Ahli).

Invece è necessaria, forse, qualche informazione in più su Oriene Capital Partners, società specializzata in investimenti intersettoriali. Il progetto è quello di acquisire aziende dall'enorme potenziale di crescita e portarle ai massimi livelli. Augusto Balestra è il fondatore, i suoi soci sono: Marco Bizzarri, Giancarlo Galeone, Mario Gardini, Lorenzo Isolabella, Sergio Serra e Paolo Strocchi. La sede è in Italia e dal 2017 ad oggi hanno investito in 24 aziende, tra queste troviamo Acqua Pejo, LMA, New Penta, Named, Plyform e altre. Questa azienda non ha ancora investito nel calcio, mentre Balestra in passato ha collaborato con Cesena e Siena durante gli addii delle proprietà Campedelli e Mezzaroma.