Mondiali 2030, partnership in vista tra Arabia Saudita e Italia?
Mentre fervono i preparativi per il Mondiale 2022 in Qatar si pensa già al 2030 e al prossimo Paese ospitante che potrebbe arrivare dalla stessa zona. Sì, perchè non è un mistero che l'Arabia Saudita si sia affidata ad alcune società di consulenza per presentare alla Fifa il dossier per candidarsi in vista dell'edizione in programma tra 9 anni. Quasi un derby quello tra Doha e Riyad, con la Capitale saudita che vedrà in salita la strada verso l'assegnazione del Mondiale a causa del caldo e dell'impossibilità di disputare la manifestazione in estate in pieno deserto.
E il fatto che si sia ovviato al problema per il Qatar decidendo di far disputare il Mondiale in inverno rende molto difficile che si possa replicare anche per l'Arabia Saudita. Ed è qui che potrebbe arrivare in "soccorso" l'Italia. I due Paesi, si è già visto con la finale di Supercoppa Italiana tra Juve e Lazio disputata a Riyad, potrebbero cooperare con una fantasiosa formula: giocare la fase a gironi in inverno e in Arabia Saudita, con quella ad eliminazione diretta da disputare in estate in Italia o in un altro Paese europeo. In più il presidente FIGC Gabriele Gravina spinge per riportare il Belpaese ad ospitare nuovamente una grande manifestazione sportiva.
Ma il discorso Mondiali - spiega calcioefinanza.it - non è tutto rose e fiori perchè, quasi sicuramente, si ripresenterebbero le polemiche per le precarie (eufemismo) condizioni dei lavoratori, per cui le proteste già fervono a causa di quanto sta accadendo in Qatar. A questo si aggiunge un'altra perplessità: il cosiddetto sport-washing operato dalla maggior parte delle monarchie del Golfo che, attraverso i grandi avvenimenti sportivi, puntano a ripulire la loro controversa immagine.
Segui 90min su Instagram.