Chi è Mohamed Ihattaren: carriera e caratteristiche tecniche del colpo in prospettiva della Juve
La Juventus chiude per un colpo a sorpresa in avanti: i bianconeri si assicurano infatti le prestazioni di Mohamed Ihattaren del PSV Eindhoven. Il trequartista olandese dalle origini marocchine è uno dei giocatori più interessanti dei biancorossi, ma in estate è finito fuori rosa.
Dopo la partenza di Cristiano Ronaldo, la Juve era alla ricerca di rinforzi per il reparto offensivo e a breve arriverà l'ufficialità per il ritorno di Moise Kean. Tuttavia, Ihattaren non verrà aggregato alla squadra di Allegri sin da subito, ma costituisce un affare in prospettiva: l'olandese infatti verrà girato alla Sampdoria in prestito per almeno un anno prima di accasarsi a Torino.
Pertanto, anche se non con la maglia bianconera, avremo comunque modo di avere un assaggio del talento di Ihattaren, un giocatore esuberante, un fantasista del quale si dice un gran bene, ma che deve migliorare sotto l'aspetto caratteriale.
Conosciamolo meglio.
Caratteristiche tecniche
Se a 19 anni vanti già 60 presenza con una delle squadre più forti d'Olanda, vuol dire che col pallone ci sai fare. Ihattaren è un trequartista che può essere impiegato anche come esterno destro. Tuttavia, se si intende trarre il meglio dalle sue qualità, bisogna lasciarlo libero di scorrazzare per il campo e di trovarsi da solo la collocazione migliore.
Inoltre, è dotato di un'intelligenza calcistica, nonché di un senso del ritmo di gioco davvero interessanti. Pur di non perdere il tempo di una giocata e non rallentare l'azione, Ihattaren è disposto anche a usare il destro. Infatti, a differenza di tanti altri mancini, non si incaponisce nello spostarsi testardamente la palla sul piede buono. Il PSV ne ha così guadagnato in termini di fluidità in mezzo al campo e nelle ripartenze.
Sebbene sia poco propenso ad abbassarsi per prendere palla, Ihattaren ama dialogare con i compagni. La sua fantasia gli permette infatti di tentare la soluzione più complicata e azzardata, ma proprio per questo più intelligente. In grado di fraseggiare nello stretto al limite dell'area oppure di lanciare lungo (vedi min. 2.56 del video), quella nei passaggi è senz'altro la qualità migliore del nuovo giocatore della Juve.
Come ogni trequartista di 20 anni, Ihattaren è anche un ottimo funambolo. Basti pensare che nelle passate Eredivisie ha completato in media 3 dribbling ogni 90', risultando uno dei migliori del campionato nel saltare l'avversario.
Non è solo una questione di velocità, un dribbling non si completa solo se si è più agili del diretto concorrente, ma c'entra molto il fisico, la finta di corpo che spiazza il difensore e che permette all'olandese di prendergli il tempo.
La grande reattività gli permette di toccare il pallone diverse volte in poco tempo, permettendogli di avere sempre il pieno controllo della sfera. Per farvi capire quanto sia bravo, Emanuele Atturo in un pezzo dell'Ultimo Uomo che quando Ihattaren "porta la palla col sinistro è come se dovesse farci l’amore".
A chi somiglia
Per ruolo e caratteristiche tecniche, Ihattaren viene paragonato a un altro trequartista che come lui è nato a Utrecht, Ibrahim Afellay. E vedendo certe giocate del classe 2002 si ha quasi la sensazione di essere tornati indietro di 10 anni e vedere all'opera proprio l'ex giocatore del Barcellona.
Molti suoi allenatori delle giovanili hanno addirittura azzardato che Ihattaren sia persino più forte di Afellay, più elegante, più sofisticato. Pertanto, il paragone che appare più calzante sarà forse quello con Wesley Sneijder, anche lui guarda caso nato a Utrecht.
Proprio come l'ex interista, il ragazzo scuola PSV ama svariare sul fronte offensivo, farsi dare palla e lanciare i compagni verso la porta avversaria. Per non dimenticare che, quando ha un po' di spazio, prova lui stesso la conclusione da fuori area.
In cosa deve migliorare
Avete presente quando a inizio articolo ho detto che Ihattaren è finito fuori rosa? Volete sapere il motivo? Praticamente, il gioiellino olandese ha dato forfait alla gara di ritorno dei preliminari di Champions League contro il Galatasaray, ufficialmente perché infortunato, in realtà è stato poi paparazzato in Francia, più precisamente nel centro sportivo del Nizza. La società non ha preso bene la cosa è la messo ai margini della squadra.
Si capisce allora come Ihattaren debba prima di tutto maturare come ragazzo e professionista. A questo proposito, il prestito alla Sampdoria potrebbe fargli bene. Un giocatore col suo talento non può permettersi di sperperare il suo potenziale per via di alcune bravate fuori dal campo. Magari è ancora presto per giocare in un club come la Juventus, un ambiente più comprensivo come quello blucerchiato gli gioverà.
Dal punto di vista tecnico, Ihattaren non è ancora in grado di giocare spalle alla porta, non sa come mettere il corpo tra palla e difensore per proteggere il possesso e dovrebbe dunque raggiungere una maggior padronanza del proprio fisico. Naturalmente, è un aspetto nel quale si migliora col passare degli anni e l'aumentare dell'esperienza.
Ma l'aspetto sul quale deve urgentemente lavorare è quello istintivo. Non fraintendetemi, i giocatori istintivi sono temibili e imprevedibili (nonché i più belli da vedere), ma è una caratteristica che va gestita, il trequartista olandese non deve farsi sopraffare. Capita infatti spesso di vedergli prendere decisioni sbagliate in momenti cruciali, compromettendo l'intera pericolosità dell'azione. Quindi, va bene essere intuitivi, ma non bisogna mai buttare il possesso del pallone.