Moggi risponde a Moratti: "Non ce l'ho con l'Inter, ma con i suoi vecchi dirigenti"

Luciano Moggi
Luciano Moggi / Etsuo Hara/GettyImages
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"Dov'è stato manovrato il campionato? Non lo dice il processo sportivo, che parla di campionato regolare. Non lo dice neanche il processo ordinario: dice che ci sono reati a consumazione anticipata, non li considerano reati di pericolo. E quali sono? Questo è il punto. Loro hanno fatto anche altro: hanno preso dalla motorizzazione di Latina i documenti per far diventare comunitario Recoba. E sono stati sanzionati economicamente...". È questa la risposta che Luciano Moggi, ex dirigente della Juventus, dà a Massimo Moratti ai microfoni de Ilbianconero.com.

Fabio Capello, Luciano Moggi, ANTONIO GIRAUDO
Luciano Moggi / Claudio Villa/GettyImages

"Potrei rimproverare la Juventus all'inizio, l'avvocato disse di aver letto tutto e di voler evitare la C. Ha indirizzato il processo. Dimostra come la Juve si sia difesa da sola, abbandonando i dipendenti. Magari con il ricorso al TAR, dato il precedente in Portogallo, poteva cambiare qualcosa. Moratti si dovrebbe vergognare a dire qualcosa, vergognoso rompere le scatole alle persone in questo modo - aggiunge Moggi -. Passati tanti anni, ma questa cosa a loro non riesce di rimarginarla. Non è che ce l'ho con l'Inter, non ha colpe come società. I vecchi dirigenti dell'Inter hanno nell'animo l'idea di piangere: sentirsi vittime per colpire qualcuno. Loro hanno comprato cabarettisti, volevano vincere contro chi comprava Ibra o Trezeguet. Il rimpianto è loro, si sentono vittime di qualcosa che non hanno saputo fare".