Mino Raiola: "Haaland? Solo dieci club al mondo possono permetterselo"
Il noto procuratore Mino Raiola ha rilasciato un'intervista per la BBC Sport, dove tratta varie tematiche. Partendo dal futuro di Haaland, per arrivare a Pogba, alle critiche e alla controversia con la FIFA.
Su Erling Haaland:
""È ovvio che tutti pensino a Erling come a una delle potenziali stelle del futuro perché è difficile fare quello che fa lui alla sua età a questo livello. Sarà una delle stelle del prossimo decennio perché vediamo che campioni come Ibrahimovic, Ronaldo e Messi stanno arrivando a un'età in cui chiunque si chiede: 'Quando ancora celi potremo godere?'. Quindi tutti cercano la nuova generazione. Solo un massimo di dieci club possono permettersi di comprare Haaland e dargli il palcoscenico giusto dopo essere stato a Dortmund... E quattro di questi club sono in Inghilterra. Non penso ci sia un direttore sportivo o un allenatore al mondo che direbbe: 'Non sono interessato'. E' come dire: 'C'è un team di Formula 1 che non sarebbe interessato ad avere Lewis Hamilton?'"."
Su Paul Pogba:
""Ho solo espresso un'opinione, non volevo causare problemi. Non penso che abbia destabilizzato nessuno, perché hanno avuto un ottimo rendimento ed erano anche primi in campionato per un periodo. Pensate veramente che grandi giocatori come Pogba o Solskjaer, che ha vinto tutto nella sua vita, possano lasciarsi destabilizzare da quello che dice Mino Raiola? Per favore... Ma non ne parlo più. Rende la vita un po' più noiosa, ma è così che stanno le cose. Quando dico la mia opinione, tutti in Inghilterra impazziscono. E io sono il peggior agente o il migliore... E i club sono così stressati dal pubblico e dai giornalisti che ho imparato a non parlare più molto a riguardo"."
Raiola ha anche parlato delle frequenti critiche ricevute dal pubblico e dai tifosi:
""Non è bello sentire sempre lo stesso preconcetto. Ma forse il pubblico può anche pensare: 'Se quest'uomo è così avido e cattivo, perché i suoi giocatori sono tutti contenti e stanno con lui?'. Mentirei se dicessi che la cosa non mi ha dato fastidio... Come si può giudicare se sono stato un buon agente per Ibrahimovic? L'unico che può dare un giudizio su questo è Ibra stesso. Non ho potere e influenza... Il mio lavoro è strappare l'accordo migliore per il mio giocatore. E nulla più di questo. E fare questo è mettergli a disposizione un'ampia gamma di servizi che la gente neanche conosce. I miei giocatori non mi chiamano parassita e questo è quello per cui lavoro. A me interessa solo come mi chiamano i miei giocatori"."
Infine ha affrontato il tema "Fifa", con la quale è in corso una polemica per quanto riguarda i regolamenti tramite Football Forum, di cui è presidente:
"Non parliamo più con la Fifa. Penso che alla fine si andrà in tribunale. Non ho problemi con la trasparenza. Ci sono governi che possono controllarci fiscalmente e legalmente ogni giorno. Quello con cui abbiamo un problema è la gente che non sa come funziona un trasferimento che prova a fare regole ridicole. Il giro di vite sugli agenti è usato dalla Fifa per nascondere i suoi problemi. Dobbiamo cambiare il calcio nel mondo, ma vogliamo essere una parte di questo, essere rispettati, perché il nostro lavoro è rappresentare i giocatori e i loro interessi. Non diciamo di essere perfetti, ma questo non può essere regolato dalla fine. Nessuno guarda agli interessi dei giocatori in questo. C'è solo in interesse nel dire: 'Attacchiamo gli agenti perché portano via troppi soldi dal gioco'". "
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