Milioni, grandi nomi e delusioni europee: le ombre del Manchester City di Pep Guardiola
La maledizione delle semifinali di Champions League continua a perseguitare Pep Guardiola ed il suo Manchester City. Da quando l'allenatore catalano siede sulla panchina dei Citizens non è mai riuscito ad andare oltre i quarti di finale della competizione e anche ieri sera ha dovuto alzare bandiera bianca uscendo al secondo turno della fase ad eliminazione diretta contro il modestissimo Lione.
La delusione del Man City, del tecnico spagnolo e dei tifosi è grandissima e assume connotati ancora più drammatici e clamorosi guardando ai milioni investiti dal club inglese in questi anni nel corso della gestione Guardiola: dal 2016 la proprietà emiratina ha speso qualcosa come quasi 800 milioni di euro sul mercato per mettere a disposizione dell'ex allenatore del Barcellona una rosa competitiva in grado di poter finalmente conquistare la tanto agognata Champions League. Purtroppo per lei però il City in quattro stagioni di Guardiolismo non è mai riuscito a qualificarsi almeno per le semifinali (risultato che il suo predecessore Pellegrini era invece riuscito a centrare nella stagione che ha preceduto l'arrivo di Pep a Manchester) deludendo le aspettative della società.
Nel contempo in queste quattro stagioni sotto la guida di Guardiola i Citizens hanno conquistato due Premier League, una FA Cup, tre coppe di lega e due Community Shield ma tutti questi non trofei non bastano per giustificare i continui fallimenti di Pep in campo europeo. L'ex allenatore del Barcellona e del Bayern Monaco è stato chiamato al Man City per poter far compiere il salto di qualità alla squadra in campo continentale ma fin qui l'obiettivo non è stato centrato con la Champions League che resta un vero e proprio tabù per la miliardaria proprietà emiratina.
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