Milena Bertolini orgoglio Azzurro, tinge il calcio di rosa
Quando gettiamo uno sguardo su alcuni campionati esteri, come la Bundesliga, e vediamo moltissime partite arbitrate da donne e notiamo panchine piene di personale femminile altamente qualificato, ci rendiamo conto che il nostro paese è purtroppo ancora un passo indietro riguardo a certi aspetti. Poi però ci sono personalità come Milena Bertolini che con il suo carisma ci fanno progredire e sentire alla pari, più competitivi.
Milena Bertolini nasce a Correggio in provincia di Reggio Emilia il 24 giugno del 1964, a pochi chilometri dal comune che ha dato i natali qualche anno prima ad un altro grandissimo del calcio italiano, Carlo Ancelotti. Fin da bambina mette in mostra una grandissima passione ed amore per il calcio, tant'è che decide di tesserarsi alla Correggese, giocando assieme ai ragazzi fino al diciottesimo anno d'età.
Nel 1984 passa alla Reggiana, squadra in quel periodo in Serie B, in una formazione di sole donne. Anni pieni di soddisfazioni che la porteranno a contribuire alla promozione del club in Serie A. Passerà successivamente al Prato, che la chiamò con lo scopo di rafforzare la difesa con l'obiettivo di rimanere nella massima divisione. Vi resterà solo un anno, dopodiché fa ritorno alla squadra emiliana. Nella stagione 1990/91, la sua carriera riceverà una svolta notevole che la porta a vincere il campionato assieme alla squadra con 12 punti di scarto dalla seconda.
L'anno successivo partì per la Sardegna per ingrossare le fila della Sassari Torres. Una sola stagione e di nuovo il ritorno in Emilia, stavolta però per giocare nel Bologna. Anche in questo caso la sua esperienza dura appena un anno. Riesce a conquistare la salvezza e poi inizia a girovagare per l'Italia vestendo le maglie di Agliana, Fiammamonza, Modena e Pisa. Tutte avventure che arricchiscono il suo bagaglio di esperienza.
Nel 2001 dopo 46 presenze nella sua ultima stagione a Verona, con la maglia del Foroni, decide di appendere le scarpette al chiodo e di iniziare una nuova carriera come allenatrice. Inizia sempre al Foroni all'interno dello staff tecnico, e togliendo passo dopo passo tante belle soddisfazioni, compresa quella che la inquadra come una delle tre uniche donne in Italia abilitate ad allenare anche una squadra di Serie A maschile.
Una volta ottenuta la possibilità di essere allenatrice della squadra veronese, porta a casa subito lo Scudetto e la Supercoppa Italiana.
Torna poi nella Reggiana (da allenatrice) dove nel 2010 vincerà la Coppa Italia. Dopo i sette anni cambia aria e si trasferisce in Lombardia dove ad attenderla c'è la panchina del Brescia: dal 2012 al 2016 mette in bacheca due Scudetti, due Supercoppe Italiane e per ben tre volte vince la Panchina d'Oro.
Ma una personalità come la sua non poteva fermarsi qui e nel 2017 viene scelta per la guida della Nazionale Femminile di calcio. Milena Bertolini ha condotto le azzurre fino al Mondiale 2019, una qualificazione che non avveniva da 20 anni, scrivendo così una pagina di storia italiana. Nella competizione mondiale l'Italia Femminile arriva fino ai quarti di finale e contribuisce all'esplosione del calcio femminile in Italia. Nella stessa estate 2019 firma il rinnovo contrattuale con la FIGC per guidare le azzurre anche fino all'Europeo Femminile, inizialmente in programma nel 2021 ma posticipato di un anno. Al momento l'Italia Femminile si sta giocando l'accesso alla fase finale della competizione.
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