Milan vs Juventus: come arrivano le due squadre allo scontro dell'Epifania?
Un'immagine che tra qualche anno sarà pura nostalgia. Oppure lo può già essere. Perché? Mercoledì 6 gennaio andrà in scena un grande classico del calcio italiano e della Serie A, quel Milan - Juventus che per tanti ha sapore di partita fondamentale per decidere già, dopo sole 16 giornate, chi avrà più probabilità di vincere lo scudetto. Nostalgica? Sì, anche purtroppo potremmo aggiungere, perché Ibra non sarà del match, come non è del match da ormai un paio di mesi dopo l'infortunio di Napoli, a novembre 2020. Ci sarà solo uno dei due, quel CR7 voglioso di riprendere in mano la Juve e portarla al suo decimo trionfo consecutivo in campionato, nonostante un avvio difficile e stentato. Ma vediamo chi potrà essere protagonista e come giungono al match le due compagini.
ULTIMO TURNO
Entrambe le squadre arrivano da due vittorie. Nell'ultimo turno di campionato, infatti, in ordine cronologico, il Milan è riuscito a guadagnare tre punti sofferti ma fondamentali sul campo di un Benevento mai domo, arcigno e determinato, proprio come il suo allenatore, quel Pippo Inzaghi che sarebbe doppio ex nel match di San Siro. Il rigore chirurgico di Franck Kessié e la gemma rara di Rafael Leao hanno permesso ai rossoneri di rimettersi saldamente al comando della classifica, dopo che all'ora di pranzo l'Inter aveva tentato il sorpasso battendo il Crotone di Stroppa.
Non da meno la Juventus che, anche complice qualche errore di troppo della difesa avversaria, soprattutto in fase di impostazione, ha regolato con un perentorio 4-1 l'Udinese di Gotti, comunque uscita da Torino a testa alta. Il solito, immarcabile ed instancabile Ronaldo, il ritorno al gol di Paulo Dybala ed il lampo scattante di Chiesa hanno portato tre punti pesanti nella classifica della Vecchia Signora, soprattutto dopo la clamorosa figuraccia rimediata contro la Fiorentina, nell'ultimo match prima della sosta natalizia.
PROBABILI FORMAZIONI
Milan col consueto modulo, quel 4-2-3-1 che tanto sta dando equilibrio e soluzioni alla squadra di Stefano Pioli, pur senza il possibile risolutore di tutti i problemi. Zlatan Ibrahimovic, come precedentemente detto, mancherà infatti all'appello ed ecco, quindi, la formazione tipo rossonera, senza il proprio totem. Tra i pali il solito Donnarumma, tornato al clean sheet a Benevento dopo i 7 gol subiti nelle ultime 4 partite, mentre il pacchetto arretrato potrà contare sul ritorno del trenino Theo Hernandez, affiancato da Romagnoli, Kjaer (uscito anticipatamente al Vigorito, ma ok per la sfida ai bianconeri) ed infine Davide Calabria. Molto meno scontato il settore mediano, causa squalifica di Tonali ed indisponibilità di Bennacer: dentro dunque, al fianco del tenace Kessiè, Rade Krunic, in cerca di riscatto, mentre i trequartisti a giocarsi tre maglie dietro l'unica punta Rebic sono quattro. Castillejo e Brahim Diaz si contenderanno una maglia fino all'ultimo (complice anche l'assenza importante di Saelemaekers), mentre Calhanoglu e Leao sembrano al momento, oltre che uniche alternative, pressochè insostituibili. Quest'ultimo si alternerà, durante il match, con Rebic nel ruolo di prima punta.
Juventus che risponderà colpo su colpo e tenterà di accorciare le distanze dal primo posto occupato dal Diavolo. Ed allora, dentro le certezze e gli uomini migliori. Anche qui, difesa al top, col rientro di Cuadrado e lo slittamento a sinistra dell'ormai costante Danilo, mentre la cerniera centrale sarà composta da Bonucci e De Ligt, anche se non ci sorprenderemmo nel vedere in una partita del genere anche l'impiego dell'esperto Giorgio Chiellini, tornato ieri in campo. Mediana a quattro composta da due certezze: McKennie e Chiesa, giocatori di quantità e qualità, abili anche in zona offensiva, le altre due maglie sono contese da Ramsey-Kulusevski per il ruolo di esterno e da Arthur-Bentancur per affiancare il texano, ex Schalke 04. Davanti, spazio e fiducia a Dybala, complice anche l'assenza di Morata per infortunio (Pirlo non sembra essere ottimista su un suo recupero), al fianco di CR7, attesissimo sempre nei big match.
CHIAVI TATTICHE
Diverse le letture della partita. Il Milan è squadra che concede e solitamente subisce gol, difficile pensare al contrario contro un attacco come quello della Juventus, di cui Cristiano Ronaldo tenterà di sostenere l'intero peso, attendendo assistenza da Dybala, che li girerà attorno e creerà spazi. Occhio quindi all'intero reparto di difesa rossonero, dove Kjaer e Romagnoli sono chiamati a confermare le ultime uscite convincenti; ma anche il Milan ha le proprie armi e va a segno con almeno due gol a partita con una regolarità impressionante, da mesi ormai. Senza Ibra, spazio all'inventiva di Leao, con la sua corsa ed il suo dinamismo ed occhio alla sua capacità di cambiare posizione con l'altro attaccante ibrido dello scacchiere rossonero, Ante Rebic. Una difesa solida, fisica e meno mobile come quella bianconera (soprattutto nel terzetto Bonucci, De Ligt e Danilo) potrebbe soffrire le movenze ed il continuo non dare punti di riferimento del Milan, che dalla sua ha anche la visione di Calhanoglu, alle spalle dell'attaccante ed in mezzo a due esterni rapidi e brevilinei come Leao e Brahim/Castillejo.
Ma non consideriamo solamente gli uomini d'attacco come possibili risolutori di questa partita. Chiave tattica importante e duello che si prospetta emozionante sarà quello che vedrà contrapporsi due dei migliori terzini di quest'anno, per numeri e rendimento. Juan Cuadrado da una parte, Theo Hernandez dall'altra. Cosa li accomuna eccetto la corsa e la spinta offensiva che daranno? Il fatto che entrambi vengano da un turno di riposo forzato causa squalifica (espulsione il primo, somma di ammonizioni il secondo), quindi nessuno dei due avrà sulle gambe le fatiche della partita del turno precedente. Non solo il loro sarà un face-to-face bellissimo e ricco di colpi di scena, ma la loro spinta, prevedibile e scontata, potrà portare i due allenatori, Pioli e Pirlo, a varare piano ed idee di gioco. Cosa intendiamo? Prevediamo un altrettanto gran duello sulla corsia opposta, dove Danilo e Calabria spingeranno ed offenderanno a turno il diretto avversario, magari costretto a rimanere più basso complice la spinta eccessiva del laterale basso opposto.
Ed ancora, la spinta dei quattro terzini (sicuramente maggiore quella del terzino destro della Juve e di quello sinistro del Milan) porterà ad un gran numero di sovrapposizioni o movimenti atti a rubar l'uomo e far accentrare il rispettivo compagno, quindi decisivo sarà il lavoro di esterni come Leao da una parte e di Ramsey (tendente ad accentrarsi per lasciar spazio) o Kulusevski (viceversa, tendente ad allargarsi) dall'altra. Infine, ruolo chiave potrà averla la balistica: difese solide, chiuse, con pochi spazi concessi per traversoni o imbucate centrali. Ergo, ci si può anche aspettare (ma difficile vista la mole di gioco creata da entrambe le realtà, quindi tendenti a sbilanciarsi piuttosto che chiudersi) una partita difficile da aprire e, quindi, sbloccabile tramite episodi dalla distanza. Ronaldo, Dybala, Chiesa da una parte, Calhanoglu, Rebic o lo stesso Theo dall'altra. Vedremo anche tante conclusioni dalla distanza.
CONDIZIONE PSICO/FISICA
Difficile dire chi arriva più o meno carico a questo match. La condizione mentale è alta per entrambe le squadre, reduci da due vittorie nell'ultimo turno, ma anche per motivi diversi. Da una parte i padroni di casa, il Milan, carico a mille, gagliardo, arcigno, vorrà fare la partita della vita e, come sempre, non mollare mai, nemmeno davanti ad un ipotetico svantaggio. Mentalità vincente e da professionisti quella dei rossoneri, inculcata dall'umiltà di Pioli e dal maniacale impegno di Ibrahimovic: convinzione e consapevolezza nei propri mezzi, queste le parole ed i valori che sosterranno il Milan non solo nel big match dell'Epifania ma anche per il proseguimento del campionato.
Juventus che, invece, dopo il passo falso contro la Fiorentina, si è guardata negli occhi, ha stabilito quelli che devono essere i propri obiettivi stagionali ed è ripartita, vincendo e convincendo contro l'Udinese, seppur con qualche patema di troppo a livello di gioco. Anche qui, forse dettata più dal big match che dal momento di forma, la tensione è alta e la condizione altrettanto importante. Solitamente la Vecchia Signora non sbaglia certi appuntamenti, è abituata a determinate pressioni ed a Milano ha già vinto tante volte, anche partite decisive. Attenzione, però, perchè l'ultimo incrocio ha visto i ragazzi di Pioli abbattere i bianconeri dell'ex Sarri, rimontati da 0-2 a 4-2 in un tempo.
Servirà, dunque, tanto il miglior Milan, con idee e principi chiari, tattiche comprovate e la consueta solidità mentale, quanto la miglior Juventus, vincente e convincente come si è dimostrata sempre in Italia, per abbattere il muro che ergerà il nemico. Ci aspettiamo una partita di fuoco, e come potrebbe essere altrimenti. Diavolo e Vecchia Signora, a voi!
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