Milan-Tomori, ecco il retroscena "burocratico" sull'arrivo del difensore

Fikayo Tomori
Fikayo Tomori / Jonathan Moscrop/Getty Images
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Arrivato da pochissimo al Milan, Fikayo Tomori ha già cominciato a prendere confidenza con i suoi nuovi compagni e il suo nuovo stadio, visto che il difensore canadese classe '97 appena arrivato dal Chelsea ha fatto parte della comitiva rossonera per la gara poi persa con l'Atalanta, nonostante sia rimasto in panchina per tutta la durata della gara contro i nerazzurri.

E sul terzo acquisto di questa sessione di mercato del Milan (dopo Meité e Mandzukic) spunta un retroscena "burocratico", vista la corsa contro il tempo del club rossonero per riuscire a tesserarlo in tempo per la gara con l'Atalanta. Si parlava di acquisto ufficiale già dopo che il nome di Tomori era apparso nella lista trasferimenti sul sito della Lega Calcio, ma l'annuncio vero e proprio del club è arrivato ore dopo. Ma come funziona il trasferimento? Non basta la sottoscrizione dei contratti, ma bisogna anche depositarlo (entro 10 giorni dalla stipula come recita l'art.3 dell'Accordo Collettivo Nazionale di Serie A) presso la Lega Nazionale Professionisti.

Ma c'è di più. In caso di trasferimento internazionale, ed è il caso di Tomori che il Milan ha acquistato dal Chelsea, le documentazioni devono essere caricate e trasmesse attraverso il TMS (Transfer Matching System), obbligatorio per tutti i trasferimenti internazionali e che rilascia il CTI (Certificato di Trasferimento Internazionale). Solo dopo questi passaggi un calciatore può ufficialmente considerarsi un acquisto vero e proprio.


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