Milan, tra stanchezza e rinnovo: i motivi del calo di Kessié
Nonostante la sconfitta allo scadere contro l'Atletico Madrid, il Milan ha comunque diversi motivi per sorridere: la squadra ha infatti dimostrato di potersela giocare con chiunque e alcuni giocatori, come Sandro Tonali e Rafael Leao, hanno confermato il loro stato di grazia.
Eppure, a preoccupare l'ambiente rossonero è l'avvio di stagione di Franck Kessié. Certo, il secondo giallo è stato frutto di una decisione fin troppo fiscale dell'arbitro Cakir, ma l'ivoriano che abbiamo visto finora è solo un lontano parente del centrocampista che ha trascinato i ragazzi di Stefano Pioli in Champions League lo scorso anno.
Rosso o non rosso, un giocatore della sua esperienza non può permettersi di intervenire in quella maniera in una sfida così delicata. Soprattutto se stai vincendo di un gol contro un avversario nettamente più forte. È inutile discuterne: quella di Kessié con i Colchoneros è stata un'ingenuità
Come afferma il Corriere della Sera, il suo calo mentale e fisico è da attribuire prima di tutto alla stanchezza. Il classe '96 gioca infatti in maniera prolungata ormai da un anno e mezzo, visto che in estate è volato in Giappone per disputare le Olimpiadi. Tornato alla base, ha rimediato un infortunio che ne ha rallentato la preparazione atletica; quindi, per riaverlo al 100% servirà un po' di tempo.
Le prestazioni deludenti di Kessié non sono l'unico elemento di turbamento per il popolo rossonero. A tener banco è anche la telenovela legata al suo contratto. Per prolungare, l'ivoriano chiede 8.5 milioni di euro, mentre Maldini e Massara non si spingono oltre i 6,5 milioni a stagione. Inevitabilmente, le vicende extra-campo lo stanno distraendo, ma finché continuerà a giocare così, difficilmente gli verrà concesso un rinnovo così alto.