Milan, senti Pagni: "Potevamo prendere Foden e Ziyech, ma il grande rimpianto è un altro"

Ziyech
Ziyech / David Ramos/Getty Images
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Danilo Pagni è il protagonista di una lunga intervista ai microfoni di Calciomercato.com. C'è anche il Milan tra i temi trattati, dato che nel 2017-18 ha lavorato con Fassone e Mirabelli.
"E' stata una grande esperienza che mi ha arricchito il bagaglio culturale e d'esperienza. Ho girato il mondo monitorando tutte le competizioni".

Ha qualche rimpianto di mercato?
"A dire il vero più di uno. Ziyech, oggi al Chelsea. Quando giocava nell'Ajax tutti parlavano di de Ligt e de Jong, io spingevo per portare in Italia il marocchino. Ma ai dirigenti rossoneri segnalai anche Foden, che avevo visto nella Youth League e al Mondiale Under 17 dove vinse il premio di miglior giocatore, Diogo Jota, visionato in un Portogallo-Svizzera Under 21 e Mount, che al Vitesse giocava mezz'ala sinistra. Il rimpianto più grande però è un altro".

Ci dica.
"Grealish, centrocampista classe '95 dell'Aston Villa, ho visto alcune sue partite in Championship e me ne sono innamorato. Giocava sulla trequarti con i calzettoni abbassati stile Anni '60; scrivo un messaggio alla dirigenza dicendo che secondo me è da prendere. Due anni dopo è esploso".

Grealish
Grealish / Marc Atkins/Getty Images

Come mai di tutti questi talenti non ne è arrivato nessuno in rossonero?
"Mirabelli ha avuto troppo poco tempo per costruire la squadra, una sola sessione di mercato. Avevo capto che questo Milan non aveva futuro e la proprietà aveva ceduto il club, così ho deciso di andare alla Ternana. Peccato soltanto che tutto questo lavoro fatto in giro per il mondo non sia stato valorizzato".

Come giudica il lavoro dei dirigenti del Milan?
"Hanno fatto grandi cose, perché hanno resistito per trattenere un patrimonio come Donnarumma, hanno valorizzato Cutrone, Calabria e anche Gattuso come allenatore e hanno preso due giocatori importanti come Calhanoglu e Kessie".

C'è chi sostiene che l'errore sia stato prendere Bonucci.
"Quando è stato annunciato dal Milan, però, davanti alla sede c'era il carnevale di Rio. Io non credo sia stato un errore, forse Montella poteva fare qualcosa di più. Comunque, al di là delle chiacchiere, se non si pareggiava a Benevento e non si perdeva a Verona quel Milan era in Champions League".


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