Milan, il rinnovo di Romagnoli è in salita. Intanto l'ombra di Tomori si fa sempre più "minacciosa"

Alessio Romagnoli, classe 1995
Alessio Romagnoli, classe 1995 / Marco Luzzani/Getty Images
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L'eccellente prestazione di Fikayo Tomori contro la Roma sembra aver relegato il ruolo di Alessio Romagnoli a riserva. La società rossonera è infatti sempre più decisa a spendere i 28 milioni di euro di riscatto dal Chelsea per il difensore classe 1997 e ciò comporterebbe un bel problema per l'attuale capitano del Milan.

Romagnoli ha il contratto in scadenza il 30 giugno 2022 e guadagna attualmente 3,5 milioni annui: con il rinnovo del contratto punterebbe ad arrivare a 6 milioni di euro. Però la strada per il rinnovo ora sembra davvero complessa. Il suo agente è Mino Raiola (lo stesso di Donnarumma): ma mentre per il portiere l'attenzione sul rinnovo è molto forte, per il difensore romano classe 1995 la situazione sembra diversa.

Il Milan sta seriamente valutando l'ipotesi di piazzare Romagnoli sul mercato durante l'estate, soprattutto dopo le prestazioni non certo ottime delle ultime settimane e la conseguente esplosione di Tomori. L'obiettivo sarebbe quello di incassare una cifra vicina ai 20 milioni di euro, data la brevità del contratto.

Per ora non si parla di alcuna rottura né con lo spogliatoio né con Stefano Pioli, e le parti in causa sono pronte per evitare dispute che porterebbero danni sia al giocatore che alla società. Ma è innegabile che l'esclusione di domenica a Roma sia dispiaciuta molto a Romagnoli, come ribadito anche da Paolo Maldini.

Bisognerà ora vedere se si arriverà ad una separazione nel prossimo mercato estivo o ad una convivenza "forzata" fino alla scadenza del contratto. Intanto il piano del Milan è chiaro: puntare forte su Tomori.


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