Milan, Pioli: "Scudetto? Prima torniamo in Champions. A Ibra lascio fare, Theo Hernandez tra i top in Europa"

Stefano Pioli, Milan
Stefano Pioli, Milan / Alessandro Sabattini/Getty Images
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Stefano Pioli, allenatore del Milan, ha rilasciato un'intervista al quotidiano francese L'Equipe a poche ore dal match contro il Lille valido per la terza giornata della fase a gironi di Europa League parlando dell'ottimo momento della squadra rossonera. Ma non solo.

Stefano Pioli, Milan
Stefano Pioli, Milan / Alessandro Sabattini/Getty Images

SCUDETTO - "Obiettivo scudetto? La penserei come voi se fossimo a fine stagione ma mancano ancora 32 partite e la Serie A è un torneo estremamente competitivo. Il nostro vero obiettivo è ritornare in Champions. La nostra tradizione in questa competizione ci accompagna ma con l'attuale proprietà si vuole soprattutto costruire un progetto ambizioso per il futuro e riportare il Milan ai livelli più alti".

IBRAHIMOVIC - "So che spesso interviene in maniera autoritaria nei confronti dei suoi compagni ma lo fa per il bene della squadra e per questo sono disposto a farmi da parte e lasciarlo fare. È facile lavorare con lui, ha una dedizione totale dentro e fuori dal campo".

SQUADRA GIOVANE - "L'età media bassa non deve far pensare che possiamo essere una squadra naif o superficiale, anzi. I ragazzi si comportano in maniera matura e responsabile e giocatori come Donnarumma, Kessié, Romagnoli e Calhanoglu hanno grande personalità".

NORMAL ONE - "Per me la semplicità è una qualità. Ho le mie idee di calcio ma le adatto alle caratteristiche dei miei calciatori per metterli nelle condizioni di rendere al meglio. Un futuro all'estero, magari in Francia? Nel 2011 ho avuto la possibilità di guidare il Monaco in Ligue 2, poi hanno scelto Ranieri. In futuro mi piacerebbe un'esperienza fuori dall'Italia ma tra un po' perché ora sto benissimo al Milan".

THEO HERNANDEZ - "Ha qualità fisiche e tecniche enormi, ha una grande capacità nel fornire assist ma anche il tempismo per andare a calciare in porta. Deve migliorare difensivamente ma è già tra i migliori in Europa nel suo ruolo. È una sorpresa non vederlo tra i convocati della Francia, Theo sta lavorando duro per entrare in nazionale, ci tiene molto".


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