Milan, Pioli e il paradosso dei fedelissimi a rischio: futuro incerto per tre
Con la convinzione più o meno certa che il Milan si avvierà ad una rivoluzione che investirà quasi tutti i reparti ce n'è un'altra: la divisione in due parti. Da un lato la dirigenza rossonera, che continua a pianificare la prossima stagione, sperando sempre che Ralf Rangnick accetti di guidare il nuovo corso del club. Dall'altra Stefano Pioli e i giocatori, tutti al lavoro (tranne Kessie ancora in quarantena dopo il ritorno dalla Costa d'Avorio) in quel di Milanello in attesa dell'ufficialità della ripresa del campionato.
Come rivela l'edizione odierna di Tuttosport Stefano Pioli continua a lavorare, senza curarsi delle voci che lo vogliono lontano dalla panchina del Milan. Il tecnico pensa solo a concludere nel migliore dei modi questa stagione maledetta, affidandosi ai suoi fedelissimi, quei giocatori con cui in questi mesi ha instaurato un ottimo rapporto: Zlatan Ibrahimovic, Alessio Romagnoli e Gigi Donnarumma. Ma paradossalmente c'è un problema, anzi, tre. Sono tutti calciatori che rappresentano la spina dorsale della squadra, ma che non sono certi di restare in rossonero.
Il giovane portiere è ancora alla ricerca dell'intesa per il rinnovo di contratto, che dovrebbe arrivare entro l'estate per non cominciare una nuova stagione con i fantasmi del passato. La crisi scatenata dal virus ha abbassato la sua valutazione, un fatto che potrebbe convincere Raiola a farlo rinnovare. Simile il discorso per il capitano rossonero Alessio Romagnoli: anche lui deve rinnovare, ma il club non ha ancora affrontato la questione. Ultimo, ma non meno importante, Zlatan Ibrahimovic. Sul suo futuro non c'è nulla di certo e i nodi verranno sciolti solo dopo aver parlato con Ivan Gazidis: ma bisognerà vedere se il progetto e l'offerte economica soddisferanno l'attaccante.
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