Milan, perchè è giusto non rinnovare il contratto di Bonaventura
Lo stop imposto dalla pandemia di coronavirus ha solo dilatato i tempi che di una rivoluzione che, in un modo o nell'altro, cambierà il volto del Milan. Un club da anni alla ricerca del ritorno in quella dimensione vissuta dagli anni '90 in poi che ormai sembra un lontanissimo ricordo.
Un cambiamento epocale quello che verrà apportato dall'amministratore delegato Ivan Gazidis. L'ex Arsenal, investito dei pieni poteri dal fondo Elliott proprietario del club rossonero, è chiamato a riportare in alto il Milan. E, il sudafricano, per farlo ha in mente di rivoluzionare tutto, soprattutto il parco giocatori. Il primo a fare le spese della nuova "politica giovani" dovrebbe essere Giacomo Bonaventura.
Il centrocampista/trequartista cresciuto nelle giovanili dell'Atalanta, che lo ha fatto anche esordire in Serie A, si appresta a raggiungere la scadenza naturale del suo contratto rossonero a giugno 2020. Un calciatore che ha fatto della duttilità la sua forza, ma ha mostrato anche un bagaglio tecnico inviabile che gli ha fatto guadagnare la stima dei tifosi del Diavolo. I 31 anni da compiere ad agosto, però, rappresentano uno scoglio per Gazidis, anche a causa dei frequenti infortuni subiti con il Milan. E se davvero il club vuole cambiare musica, è giusto che scelga di ripartire da altri interpreti, salutando Giacomo Jack Bonaventura dopo 6 anni, 143 presenze e 29 gol con la maglia rossonera.
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