Milan, Kessié spiega: "Ecco perché mi chiamano 'presidente'. Ora vinciamo il derby e torniamo in testa"

Franck Kessié
Franck Kessié / Srdjan Stevanovic/Getty Images
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A poche ore dal derby contro l'Inter, Franck Kessié viene intervistato da La Gazzetta dello Sport. L'ivoriano parte dalla spiegazione del soprannome 'presidente' che si è guadagnato nello spogliatoio rossonero: "Una volta sono arrivato a Milanello e ho parcheggiato nel posto di Gazidis. Mi hanno detto che non si poteva e ho risposto, che problema c’è? Sono il nuovo a.d. del Milan. A me piacciono gli scherzi. Logicamente so di non essere un presidente".

PROBLEMI CON PIOLI - "Beh, il Milan mi ha preso, segno che in me vedeva qualcosa. Però giocare nel Milan non è facile, e poi è arrivato un nuovo allenatore che chiedeva cose che bisognava capire. C’è voluto del tempo, non soltanto a me. Quando arriva un tecnico differente, vuol dire che il momento è complicato. A maggior ragione bisogna metterci tanta attenzione".

SU IBRA - "Da un punto di vista tecnico è insuperabile e come compagno ti dà sempre qualcosa in più. Ci mette sempre la faccia, non succede spesso di trovare campioni con questa personalità".

ZLATAN RUBA LA LEADERSHIP - "Con tutto quello che ha vintomi pare logico».

PREOCCUPAZIONE SCUDETTO - "No. Mancano ancora tante partite. E sembra che ci siano tante difficoltà, ma il derby lo vinciamo noi e torniamo in testa alla classifica".


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