Milan-Investcorp, trattativa in stand-by: i motivi dell'ultimatum

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AC Milan / Nicolò Campo/GettyImages
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Come evidenza l'edizione odierna di Tuttosport, dopo le ottime premesse iniziali della trattativa per la cessione del Milan tra Elliott e Investcorp, in seguito all'inserimento della RedBird Capital nella discussione, il fondo arabo, indispettito dalla situazione, pare abbia inviato un ultimatum alla società rossonera gettando ombre sulla riuscita di un negoziato che, fino a poche settimane fa, sembrava cosa fatta.

"Le trattative tra fondo arabo e famiglia Singer erano iniziate con l'esclusiva per due settimane in cui era stata definita la cifra di 1,18 miliardi di euro" come riporta il quotidiano però le cause del rallentamento della trattativa sono da attribuire a due motivi in particolare: all'impostazione finanziaria degli arabi, ossia "suddividere tra 800 milioni di equity e 400 di finanziamenti vari" e al già citato interessamento delle ultime settimane della RedBird Capital

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Casa Milan / MIGUEL MEDINA/GettyImages

I motivi dell'ultimatum

Una mossa, quella del patron di Investcorp, che indubbiamente mette in allarme sia il Milan che Elliott ma che - come riporta sempre Tuttosport - potrebbe avere diversi significati.

Una prima chiave di lettura potrebbe essere ricondotta al temporeggiare di Elliot, il fondo arabo ha presentato la sua offerta definitiva da ormai un mese e l'indecisione della società statunitense potrebbe aver infastidito il fondo arabo.

La seconda invece potrebbe essere invece attribuita alla reale concorrenza per l'acquisto del Milan, arrivati a questo punto il vero interrogativo di Alardhi è se esistano davvero tutti questi competitor per la cessione del Milan o se sia una strategia di Elliot per alzare la posta in gioco.


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