Milan in vetta dopo 8 anni: le analogie con il Grande Diavolo di Berlusconi
La vittoria ottenuta contro lo Spezia ha permesso al Milan di conquistare il terzo successo consecutivo e la vetta della Serie A, otto anni dopo l'ultima volta. Era la stagione 2011/21: sulla panchina rossonera c'era Massimiliano Allegri, sugli spalti si percepivano gli sguardi attenti di Adriano Galliani e del presidente Silvio Berlusconi.
Le analogie con il Grande Diavolo sono molte, ma la squadra di Stefano Pioli per certi versi ha fatto meglio. Zero reti subite (non accadeva dal 1971/72 con Nereo Rocco) e un'età media invidiabile pari a 24 anni, 7 mesi e 26 giorni. Con l'aggravante dell'ostico percorso compiuto in Europa League fino alla fase a gironi a discapito di Shamrock Rovers, Bodo/Glimt e Rio Ave.
Altri record? Il club rossonero è il primo nei cinque maggiori campionati europei a schierare in un'unica partita sette titolari nati dopo il primo gennaio del '99. L'allenatore rossonero è il perfetto interprete della filosofia dettata dal club, ossia quella di reclutare sul mercato calciatori giovani di prospettiva, tecnicamente validi e a basso prezzo nel pieno rispetto del budget economico stanziato dalla proprietà Elliott.
E poi c'è Zlatan Ibrahimovic. Il fuoriclasse svedese vestiva la maglia rossonera nella stagione 2011/21 e non vede l'ora di tornare in campo (una volta guarito dal Coronavirus) per trascinare i compagni e far vivere loro le stesse emozioni del passato, ripercorrendo le orme degli uomini che hanno reso grande il Milan. In Italia e nel mondo.
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