Milan, il taglio degli stipendi può incidere sul rinnovo di Ibrahimovic: possibile caso
Quella del taglio agli stipendi dei calciatori sta ormai diventando lo strumento principale delle società che provano a far fronte alla crisi economica. La pandemia da coronavirus ha costretto il campionato a fermarsi, azzerando i ricavi dei club che dovranno anche fare i conti le emittenti tv, che chiedono di posticipare e ridiscutere i termini economici sia degli accordi già in essere che di quelli futuri.
E anche il Milan vuole seguire la strada intrapresa da Juve e Roma. Bianconeri e giallorossi hanno trovato l'accordo con i rispettivi calciatori per rinunciare a 4 mesi di stipendio, vista anche l'impossibilità di allenarsi, in caso di sospensione definitiva del campionato. Una scelta che dà respiro ai conti sofferenti dei club e farebbe terribilmente comodo anche ai rossoneri. Ma questa opzione - rivela il Corriere dello Sport - potrebbe non trovare d'accordo Zlatan Ibrahimovic.
Il resto del gruppo, con Alessio Romagnoli in testa, ha trovato la quadra insieme alla dirigenza rossonera (sul modello Juve in caso di ripresa del campionato), ma non lo svedese. Ibra, da quando (10 marzo) ha chiuso Milanello è tornato di corsa in patria continuando ad allenarsi con l'Hammarby. Con l'attaccante c'è anche in ballo un - difficile - rinnovo di contratto da 3 milioni di euro in scadenza a giugno, ed un eventuale taglio potrebbe incidere pesantemente sulla scelta.
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