Milan, i 5 giocatori da escludere dal progetto per la stagione 2020/2021

AC Milan v SPAL - Serie A
AC Milan v SPAL - Serie A / Emilio Andreoli/Getty Images
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Solitamente, a fine maggio/inizio giugno, i campionati sono finiti e le squadre cominciano a progettare la stagione successiva, decidendo primariamente chi cedere dei giocatori in rosa. Quest'anno, invece, la Serie A, causa Coronavirus, ricomincia nel primo mese estivo. Tuttavia, nonostante la stagione in corso debba ancora concludersi, si può già fare un bilancio dei calciatori che andrebbero ceduti. Andiamo a vedere, dunque, i 5 giocatori del Milan che, viste le prestazioni, andrebbero esclusi dal progetto della prossima stagione.


1. Mateo Musacchio

AC Milan v Hellas Verona - Serie A
AC Milan v Hellas Verona - Serie A / Marco Luzzani/Getty Images

Partiamo dalla difesa. Da quando sono partiti Thiago Silva e Nesta il reparto arretrato del Milan non è stato più lo stesso. Tanti sono stati i centrali transitati nelle fila rossonere, tanti, negli ultimi anni, quelli provati accanto all'unica certezza, ovvero capitan Romagnoli. Bonucci (tutto sommato) a parte, infatti, tutti hanno fallito. Il tonfo più grande, però, è quello di Mateo Musacchio. Il centrale argentino è stato trattato dai dirigenti del Milan per due anni, convinti che acquistare l'allora capitano del Villarreal avrebbe costituito una certezza. A loro discolpa, d'altra parte, c'è da ricordare che Musacchio era uno dei migliori centrali della Liga, nonchè un nazionale argentino. L'ex Villarreal, però, una certezza non lo è mai stata con la maglia del Milan addosso. Prima si pensava che fosse colpa dell'acquisto di Bonucci che lo aveva oscurato, poi, tuttavia, il capitano rossonero fece ritorno alla Juve e lui, anche da titolare indiscusso, ha zoppicato fin troppe volte. Inoltre, da gennaio, ha perso il posto al fianco di Romagnoli per l'arrivo di un giocatore come Kjaer che, non ce ne voglia il danese, durante la sua carriera ha fallito più volte in realtà medio-grandi e che arrivava come scarto dell'Atalanta (non il Real Madrid).

2. Leo Duarte

AC Milan v SPAL - Serie A
AC Milan v SPAL - Serie A / Emilio Andreoli/Getty Images

Nel novero dei difensori centrali provati accanto a capitan Romagnoli c'è anche lui. La scorsa estate, data la poca affidabilità di Musacchio e la fragile forma fisica di Caldara, l'intenzione del trio Maldini-Boban-Massara era quella di portare a casa un difensore che potesse costituire con Romagnoli una coppia ardua da superare. Data la scelta di affidare la panchina a Giampaolo, il primo nome sul taccuino era quello di Andersen, centrale che tanto bene aveva fatto la stagione precedente sotto le cure del tecnico ex Sampdoria. Prendendo in contropiede la concorrenza, tuttavia, il Lione sborsò 30 milioni, portandolo in Francia. Andato Andersen, gli occhi dei dirigenti del Milan sembravano rivolti verso Lovren, titolare di Liverpool e Croazia, ma, tutto d'un tratto, ecco il nome a sorpresa: Leo Duarte. Visto lo status da sconosciuto, la speranza era che il Milan, un pò come ai vecchi tempi, avesse pescato un ragazzo talentuoso a poco prezzo. Il ragazzo, però, in questa stagione ha giocato poco e male prima di subire un grave infortunio. Il Milan, dopo anni di esperimenti, ha bisogno di una centrale affidabile.

3. Andrea Conti

AC Milan v Torino - Coppa Italia: Quarter Final
AC Milan v Torino - Coppa Italia: Quarter Final / Marco Luzzani/Getty Images


Nell'estate 2017 la coppia Mirabelli-Fassone sembrava aver portato a termine una campagna acquisti da favola. Erano sbarcati a Milanello, infatti, giovani talenti in procinto di sbocciare e che, invece, falliranno miseramente. Tra questi anche Andrea Conti. Il prodotto del settore giovanile dell'Atalanta, infatti, era stato acquistato caro e salato dai rossoneri, ma, d'altronde, in quel momento rappresentava il miglior prospetto italiano per quanto riguardava il ruolo di terzino. Era stato una freccia con Gasperini durante la stagione precedente. Il primo anno, però, è stato alle prese con gli infortuni, mentre nei due successivi si è rivelato l'ennesimo giocatore esaltato dal gioco dell'allenatore ex Genoa. Complice anche l'infortunio e, forse, anche l'adattamento a una difesa a 4, infatti, in rossonero Conti non ha mai dato sfoggio dell'esplosività e di tutte le altre abilità mostrate a Bergamo.

4. Lucas Biglia

AS Roma v AC Milan - Serie A
AS Roma v AC Milan - Serie A / Giampiero Sposito/Getty Images

Un altro fragoroso flop della coppia Mirabelli-Fassone. In quell'estate, infatti, accanto ai giovani di belle speranze i due ebbero la giusta intuizione di mettere due giocatori di esperienza (diventati tre con l'arrivo della ciliegina, Bonucci). Idea corretta, ribadiamo, peccato che sbagliarono i profili. Il primo fu Musacchio, mentre il secondo fu Lucas Biglia. Regista insostituibile della Lazio e centrocampista titolare dell'Argentina con cui era arrivato anche in finale ai Mondiali 2014. Un biglietto da visita che lo rese un acquisto da 90. Il Milan sembrava aver trovato il suo cervello e aver innalzato il livello della mediana. Niente da fare. In tre stagioni, infatti, Biglia non ha saputo ripetere quanto fatto vedere in biancoceleste, trasformandosi, anzi, in un giocatore mediocre. Lento, poco brillante e con la brutta tendenza a perdere fin troppi palloni. Il suo contratto va in scadenza a fine stagione e, a meno di cambi repentini, non dovrebbe essere rinnovato. I milanisti, sicuramente, non verseranno lacrime.

5. Franck Kessie

AC Milan v Genoa CFC - Serie A
AC Milan v Genoa CFC - Serie A / Marco Luzzani/Getty Images

Restando all'estate del 2017, oltre Musacchio, Conti e Biglia, ci fu un altro acquisto importante. Stiamo parlando di Franck Kessie. Nella stagione 2016/2017, infatti, nell'Atalanta di Gasperini, Conti e Gagliardini, l'ivoriano aveva svolto il ruolo del leone con il risultato che tutte le big italiane erano sulle sue tracce. Era il centrocampista più cercato, quello sulla bocca di tutti e ci provarono Napoli, Inter e Roma. Con un assegno da ben 28 milioni di euro, però, se lo aggiudicò il Milan. Arrivato con tante aspettative sulle spalle, l'ivoriano, tuttavia, ha fatto vedere solo a sprazzi le sue qualità, aggiungendo, inoltre, episodi di cattiva condotta (la lite con Biglia, per esempio). Ciò ha portato i rossoneri a ritenerlo cedibile nelle ultime sessioni di mercato, ma le alte richieste del club e del giocatore hanno fatto saltare tutte le trattative. Forse il prossimo mercato sarà quello giusto per l'addio. Sicuramente il Milan ha bisogno di ben altra qualità per il proprio centrocampo se vuole puntare alla Champions League.


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