Milan, Gazidis: "Con i nuovi stadi per l'Italia sarà più facile vincerà la lotta al razzismo"

L'Ad del Milan Ivan Gazidis
L'Ad del Milan Ivan Gazidis / Paolo Bruno/Getty Images
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Ai microfoni di Espn è intervenuto l'amministratore delegato del Milan Ivan Gazidis, che ha fatto un punto sulla situazione attuale del calcio italiano con un focus in particolar modo sul problema razzismo: "Uno dei problemi è che la gente pensa che parlando di razzismo si alimenti il problema. Questo non è vero. Il problema esiste è il primo passo è conoscerlo e discuterne. Il razzismo è un problema nel calcio in generale, non solo in Italia, ma sicuramente qui abbiamo bisogno di conoscerlo e lavorare per capire come cambiare le cose".

Gazidis in tribuna a San Siro
Gazidis in tribuna a San Siro / Pier Marco Tacca/Getty Images

"E' un problema sociale, un male sociale, oltre ad essere un ostacolo nello sviluppo della Serie A e per il suo futuro - le parole di Gazidis riportate da Milannews.it -. Per tutte queste ragioni dobbiamo muoverci, c'è la volontà di farlo, l'Italia non è un paese arretrato, la Serie A non è un campionato arretrato. Sradicare il razzismo non è facile, il calcio riflette le attitudini della società, per questo ci vuole tempo. Bisogna identificare i responsabili e lasciarli fuori immediatamente dagli stadi. Negli anni '80 l'Inghilterra era il focolaio del razzismo, ci sono ancora dei problemi ma i nuovi stadi hanno creato un ambiente più inclusivo. Donne, bambini e persone di ogni background si sentono più sicure. Il calcio italiano soffre per gli stadi antiquati, anche la tecnologia per identificare i colpevoli è antiquata" ha concluso.


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