Milan, fatta con Rangnick? Pioli non ci sta e prepara la strategia per la conferma in rossonero
In casa di un Milan che attende ancora di capire come e quando verrà portato a termine il campionato di Serie A edizione 2019/20 (fermo da mesi causa emergenza coronavirus), c'è anche il nodo allenatore che pesa tanto sul futuro e i programmi per la prossima stagione.
L'annata, inoltre, non era cominciata sotto una buona stella, con l'avventura in panchina di Marco Giampaolo terminata dopo pochissime settimane in favore di Stefano Pioli, il normalizzatore, colui che risolleva in corsa squadre in crisi nera. E il lavoro del tecnico parmense, anche grazie all'arrivo a dicembre di Zlatan Ibrahimovic aveva cominciato a dare i suoi frutti, prima che la pandemia fermasse tutto. Da lì in poi si è fatta strada l'idea di una nuova rivoluzione tecnica con l'arrivo in panchina di Ralf Rangnick, l'uomo capace di scoprire gente come Haaland e Firmino e giudicato quello giusto per costruire un nuovo Milan giovane.
I bookmakers danno Stefano Pioli praticamente "spacciato", ma il tecnico di certo farà di tutto per tenersi stretta la panchina rossonera. Probabilmente non gli basterà compiere l'impresa e guadagnarsi la finale di Coppa Italia eliminando la Juve (sempre se si riprenderà), magari vincendo il trofeo e centrando una qualificazione in Europa League che sembrava una mera utopia fino a dicembre. Vuole lasciare a testa alta e la squadra è con lui. Magari potrebbe accadere il "miracolo" e convincere anche Gazidis.
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