Il Milan non fallisce l'appuntamento europeo: 3-1 a San Siro sulla Dinamo Zagabria
Dopo il pareggio ottenuto a Salisburgo, nella prima giornata del girone, il Milan debutta a San Siro in questa edizione di Champions League e trova sulla propria strada la Dinamo Zagabria, reduce dallo sgambetto al Chelsea. Tonali si rende subito pericoloso di testa, su cross di Saelemaekers, ma è poco preciso e manda fuori al 6': avvio incoraggiante del Milan. Interessante tentativo poi di un generoso Giroud che recupera palla da terra e fa partire un sinistro da fuori al 10', potente ma fuori misura.
Brahim Diaz prova poi la grande giocata, dopo aver sradicato il pallone dai piedi dell'avversario: lancia Leao ma il portoghese non è freddo davanti a Livakovic che, poco dopo, si salva sul sinistro insidioso di Bennacer da fuori area. Lampo degli ospiti alla mezzora, con Maignan reattivo a respingere un tentativo di Moharrami e ad evitare dunque la beffa. Ci prova anche Orsic, approfittando di un Milan sbilanciato in avanti, ma il tentativo si perde sul fondo. Sul finire del primo tempo arriva il vantaggio rossonero: fallo su Leao e calcio di rigore, Giroud va sul dischetto al 45' e firma l'1-0 spiazzando Livakovic.
Primo tempo chiuso in bellezza e secondo aperto ancora meglio: Leao serve l'accorrente Saelemaekers che di testa fa 2-0. I rossoneri sperano di averla chiusa ma è un'illusione: Orsic, già pericoloso in precedenza, s'inserisce troppo facilmente in area e batte Maignan dopo un bell'uno-due. A proposito di uno-due è il Milan che sale in cattedra nel finale: Theo s'inserisce e scambia con Pobega che, con un potente sinistro, fissa il risultato sul definitivo 3-1. I rossoneri ritrovano la vittoria in Champions a San Siro: mancava da ben nove anni.
La chiave tattica di Milan-Dinamo Zagabria
Avvio a dir poco arrembante dei rossoneri che si proiettano immediatamente sulla trequarti avversaria, schiacciando la Dinamo nella propria metà campo e giocando in velocità, cercando la soluzione in verticale senza temporeggiare.
La Dinamo dal canto proprio si affida alle ripartenze e bada al sodo, con interventi anche agonisticamente audaci: col passare dei minuti la pressione rossonera si fa meno furiosa, pur restando il possesso in mano al Milan.
Nonostante il micidiale uno-due rossonero gli ospiti restano in partita e ritrovano intensità, fino al 2-1. Nel finale Pioli tenta la carta De Keteleaere, lasciato fuori per fare spazio a Brahim Diaz: il Milan non va in affanno e anzi merita di trovare il 3-1 col neoentrato Pobega, gestendo senza problemi.
L'episodio del match
Dopo un buon primo tempo, senza però riuscire a sbloccarla, è evidente che l'episodio cruciale sia quello accaduto proprio alla fine della prima frazione: passaggio in verticale di Tomori e Leao contrastato irregolarmente dal diretto avversario, con l'arbitro che assegna dunque il rigore ai rossoneri e permette loro di andare al riposo sul (meritato) vantaggio. Da segnalare anche l'ottimo scambio Theo-Pobega, chiuso con la botta di sinistro dell'ex granata.
Il migliore in campo: Saelemaekers
Saelemaekers dà vita a una sfida dai due volti: da un lato disciplinato e ordinato, permettendo anche a Calabria di sovrapporsi, dall'altro pronto a incidere e a rendersi pericoloso. Ci prova sul finire del primo tempo con una bella azione personale e poi trova il gol del 2-0 di testa, in avvio di ripresa, sfruttando al meglio un cross di Leao. Si rivela insomma prezioso sia come "equilibratore" che come uomo-gol.
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