Dalla Superlega, a Maldini-Gazidis, passando per i rinnovi e la Champions: il Milan deve ricompattarsi

Dirigenza Milan
Dirigenza Milan / Marco Luzzani/Getty Images
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E adesso? Il Milan prova a ricompattarsi. Mancano 5 partite alla fine della stagione e la Champions non è mai stata così lontana. O meglio, la paura di perderla. Sì perché i rossoneri nel 2020 hanno chiuso l'anno al primo posto mentre nel 2021 hanno perso 9 volte, di cui 7 in Serie A.

La Gazzetta dello Sport si interroga sul futuro del Milan. E' vera unità d'intenti, quella tra le anime dirigenziali del club milanista? Dopo il caos Superlega, con le parole pubbliche di Maldini che s'è apertamente smarcato dal progetto, è lecito dubitarne. In attesa di un chiarimento tra Paolo e Gazidis, che verosimilmente avverrà a fine campionato, le ricadute di questa situazione sulla squadra sono complesse da misurare.

Paolo Maldini, Gianluigi Donnarumma
Paolo Maldini, Gianluigi Donnarumma / Alessandro Sabattini/Getty Images

Il Milan a gennaio puntava allo Scudetto e si è rinforzata perché lo riteneva possibile. Il grande obiettivo dichiarato però è sempre stato la qualificazione Champions e ora addirittura c'è il rischio che uno dei club fondotari della Superlega non riesca nemmeno a qualificarsi. Anche sul fronte mercato ci sono argomenti delicati sul tavolo. Si parla dei rinnovi con i rebus Donnarumma, Calhanoglu e Romagnoli ma anche i riscatti con Meite e Tomori da valutare. Attenzione anche al futuro di Mandzukic che si gioca il futuro nelle prossime 5 gare. Bisognerà valutare tutto con attenzione e non sbagliare le prossime mosse.


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