Il Milan delle tre creste: storia di un trio giovane, forte e fallimentare

Pinterest.com
Pinterest.com /
facebooktwitterreddit

Stagione 2012/2013. Il Milan, reduce dal secondo posto in campionato dopo il testa a testa con la Juventus di Antonio Conte, in estate affronta un rinnovamento della rosa. Tanti veterani, infatti, si ritirano o scelgono di concludere la carriera altrove, tra cui Nesta, Gattuso, Seedorf e Inzaghi. Inoltre, la rosa saluta anche le due stelle Ibrahimovic e Thiago Silva che passano al nuovo e ambizioso PSG degli sceicchi. Per questo motivo, dunque, la dirigenza rossonera prova a ripartire dai giovani.

AC Milan v AC Chievo Verona - Serie A
AC Milan v AC Chievo Verona - Serie A / Dino Panato/Getty Images

Dopo una buona stagione passata in comproprietà con il Genoa, El Shaarawy diventa a tutti gli effetti un calciatore milanista. Inoltre, tra gli altri, viene anche acquistato un giovane attaccante del Caen che promette bene, M'Baye Niang. Tuttavia l'idea iniziale di Allegri, in attacco, è quella di fare affidamento sul superstite Robinho, sui nuovi arrivati Pazzini e Bojan e su El Shaarawy, appunto, oltre che sul lungo degente Pato.

I rossoneri partono malissimo, ritrovandosi a un certo punto, addirittura, al terz'ultimo posto. A sorpresa, però, proprio il 20enne El Shaarawy si prende la squadra sulle spalle, risollevando la situazione in campionato dove, tra l'altro, per tutta la prima parte occupa il primo posto nella classifica marcatori e in Champions League, in cui il Milan passa da secondo dietro il modesto Malaga. A gennaio, dunque, Galliani e Ariedo Braida capiscono che la rosa ha bisogno di un colpo per riuscire ad agganciare il treno Champions. I due, così, cedono Pato e, a tre giorni dal gong, portano a Milanello l'ex interista Mario Balotelli, grande protagonista all'europeo nell'estate precedente, ma, ormai, in crisi con il Manchester City.

AC Milan v Udinese Calcio - Serie A
AC Milan v Udinese Calcio - Serie A / Claudio Villa/Getty Images

Alla prima presenza, contro l'Udinese, Super Mario va subito a segno e l'intesa con l'amico El Shaarawy sembra delle migliori. In quella partita, a completare l'attacco, c'era il giovanissimo M'Baye Niang che, dopo alcuni episodi extra calcistici opinabili (leggasi guida senza patente), piano piano si era guadagnato sempre più spazio nella formazione di Allegri. I tre giocavano bene assieme e, oltre alla giovane età, avevano qualcos'altro in comune come fece notare Adriano Galliani: la cresta. per questo motivo, l'amministratore delegato rossonero rinominò la squadra 'Milan delle tre creste', rifacendosi un pò a quello dei 'tre tulipani' che tanti successi aveva regalato ai tifosi.

Il trio, d'altra parte, sembrava avesse tutte le caratteristiche per scrivere le pagine del presente e, soprattutto, del futuro rossonero. Erano tutti e tre giovani e forti. L'entusiasmo, però, si spense presto. Dopo un buon inizio delle creste, il Milan vide la progressiva uscita di scena di El Shaarawy per via di infortuni e di prestazioni calanti. Forse risentì del protagonismo di Balotelli che dal suo arrivo gli rubò le luci della ribalta. Successivamente fu la volta di Niang. In Champions, infatti, il Milan aveva pescato il temibile Barcellona contro cui non avrebbe potuto schierare Balotelli che aveva giocato i gironi con il City.

FC Barcelona v AC Milan - UEFA Champions League Round of 16
FC Barcelona v AC Milan - UEFA Champions League Round of 16 / David Ramos/Getty Images

All'andata, incredibilmente, i rossoneri battono Messi & Co. per 2 a 0. Al ritorno, però, i blaugrana cercano la remuntada. La Pulce apre presto le danze, siglando l'1-0. Con il Barça tutto in avanti, però, il Milan approfitta di un contropiede con Niang che si trova a tu per tu con il portiere, ma colpisce il palo. Il Barcellona vincerà 4-0 e i tifosi rossoneri non perdoneranno l'errore al senegalese che non si riprenderà più. In campionato, tuttavia, gli uomini di Allegri riescono nella rimonta, grazie a 14 risultati consecutivi che li portano al terzo posto, l'ultimo disponibile per la qualificazione in Champions League. Dopo un finale thriller a Siena, il Milan potrà festeggiare il raggiungimento dell'obiettivo.

Nella stagione successiva, 2013/2014, le tre creste continueranno il declino. Il Milan finisce ottavo in campionato, El Shaarawy, a causa degli infortuni, giocherà appena 9 partite, Niang, non ancora ripresosi dall'episodio di Barcellona, finisce al Montpellier in prestito già a gennaio e Balotelli sarà autore di una stagione in chiaroscuro e, a fine anno, passerà al Liverpool decretando, di fatto, la fine e il fallimento del Milan delle tre creste.


Segui 90min su FacebookInstagram e Telegram per restare aggiornato sulle ultime news dal mondo della Serie A.