Milan, dalle parole al campo: Pioli allontana Rangnick. È giusto far fuori il tecnico in (netto) anticipo?
Stefano Pioli allontana Ralf Rangnick. O almeno ci prova, sia a parole che sul campo. Dopo le risposte a tono nella conferenza stampa alla vigilia dell'insidiosa trasferta di Lecce (“Per quanto mi riguarda non è complicato gestire queste voci, siamo abituati. Vale per me e vale per i giocatori, non possiamo farci distrarre. Il futuro chi lo sa, forse anche tu hai un futuro incerto, non lo so (al giornalista, ndr). Non deve essere una priorità, ora dobbiamo concentrarci su queste ultime 12 partite. Alla fine chi dovrà decidere deciderà. Non si decide mai da soli, anch’io deciderò. Il mio futuro? Il futuro di tutti gli allenatori passano da questi 40 giorni. Magari chi ora è al sicuro tra 2-3 partite non lo sarà più. Anch’io mi gioco il futuro in queste 12 partite”), il tecnico del Milan ha mandato segnali anche dal campo.
Al Via del Mare di Lecce si è vista una squadra affamata nonostante le numerose e pensanti assenze e capace di reagire alle difficoltà, come testimonia l'immediato uno-due tra il 55' e il 57' firmato Bonaventura-Rebic per ribaltare il momentaneo pari dal dischetto di Mancosu. Alla fine il Diavolo si è imposto con un rotondo 4-1, riassaporando il sapore della vittoria e rilanciandosi in zona Europa. Traguardo minimo fissato dalla società all'inizio della stagione.
I buoni segnali erano arrivato già allo Stadium di Torino nella semifinale di ritorno di Coppa Italia, con il Milan eliminato ma uscito a testa alta. Ma tutto questo non è bastato a placare le voci sull'ex tecnico del Lipsia: "A me non mi interessa che si parli del futuro, io penso solo alla squadra. Credo che questo gruppo meriti di finire bene il campionato e di portare il club in Europa. Il futuro non è una mia preoccupazione" ha sottolineato lo stesso Pioli a Sky Sport dopo la vittoria di Lecce.
La stagione del tecnico toscano è stata travagliata fin dal giorno zero, con terremoti dirigenziali (vedi l'addio di Boban) e continue voci su un futuro lontano da Milano. Portare Rangnick a Milanello significherebbe patire con un nuovo progetto tecnico, ma è giusto far fuori Pioli "in - netto - anticipo" con una stagione ancora tutta da scrivere? A parlare dovrebbe essere il campo. Sta a Pioli giocarsi le sue carte e ribaltare il futuro per strappare una conferma che, a detta di molti, appare (a prescindere da tutto) quasi impossibile.
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