Milan, cosa è mancato alla squadra di Pioli durante il derby?

Theo Hernandez e Achraf Hakimi
Theo Hernandez e Achraf Hakimi / Soccrates Images/Getty Images
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Un'altra batosta inaspettata per il Milan, ma stavolta ancora più dolorosa, inflitta da un'Inter che ha annichilito la squadra rossonera, spodestandola dal primo posto in classifica. Il derby di domenica, subito dopo la clamorosa sconfitta con lo Spezia, era un match che andava vinto a tutti i costi, non solo per tornare al primo posto, ma anche per riacquisire fiducia in un momento di blackout totale. Il 3-0 firmato dalla doppietta di Lautaro Martinez e dal gol di Lukaku, ha messo ancora più in evidenza lo stato di confusione in cui il Milan si sta perdendo e da cui deve al più presto riemergere.

Il Milan è arrivato al match spossato, privo del cinismo rivelatosi poi la vera forza dell'Inter. É mancata robustezza, mentalità e vigore; la squadra ha fatto molti passi indietro e sembra essere tornata esattamente a un anno fa, quando mancavano le certezze e la fiducia. La spallata che l'Inter ha dato alla squadra di Pioli ha fatto male, ma potrebbe rivelarsi uno scossone in grado di ridestare i giocatori dallo stato di narcolessia. I primi 45 minuti del derby sono stati fatali e aldilà della lunga trafila di errori e tempi sbagliati, ciò che si è visto è stato un Milan fiacco e ferito, che non ha avuto la rabbia e la forza di provarci fino in fondo. Il vantaggio per 1-0 ha pesato sui nervi e sullo stomaco rossonero, e neanche la scintilla avvistata nel secondo tempo è riuscita a mettere in difficoltà la compagine guidata da Conte, che ha continuato a monitorare la partita, spegnendo sul nascere ogni velleità rossonera. Il Milan ne esce dolorante e ridimensionato, con tanto lavoro da fare su tutti i fronti e con un'ottica tutta da ricalibrare.

Il Milan deve ripartire dalla mentalità. Fino ad adesso la squadra ha funzionato, tanto da raggiungere il primo posto in classifica (mantenuto fino a due giornate fa). La rosa è la stessa di un mese fa, ed anzi, è stata rinforzata; Pioli è sempre presente, ciò che manca a questo punto del campionato è la spinta vitale che il Milan aveva acquisito dimostrando il suo nuovo valore. Una volta in cima, la squadra sembra essersi adagiata a poltrire su un letto di aspettative e ritmi frenetici che la stanno lentamente consumando, privandola di ciò che a inizio stagione l'aveva accesa: la necessità di rivalsa, la voglia di farcela a tutti i costi. Il Milan deve aggiustare il tiro e puntare un obiettivo, senza avvilirsi e disperdere energie. La prossima giornata di campionato, domenica 28 febbraio, vedrà il Milan affrontare fuori casa la Roma. Un'altra occasione da non sprecare, l'opportunità per dimostrare un'effettiva reazione e riprendere in mano la situazione e la classifica.


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