Messias si presenta: "Il Milan è il massimo della vita. Trattativa? Non ho dormito"

Junior Messias
Junior Messias / Alessandro Sabattini/Getty Images
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Il Milan presenta alla stampa Junior Messias, centrocampista offensivo arrivato dal Crotone in prestito oneroso da 2.5 milioni di euro con diritto di riscatto fissato a 5.5 milioni più un altro di bonus. Un acquisto arrivato sul finire del mercato, tra tanta curiosità e un misto di scetticismo e voglia di vederlo all'opera. Queste le sue parole:

Sull'emozione di essere al Milan: "Arrivare a Milanello e trovare subito giocatori importanti e allenatori importanti è fantastico. Sono contento di essere qua e mi ha fa piacere indossare questa maglia".

Sul sacrificio e talento: "Sono tante componenti da mettere insieme per dare il meglio di sé. Solo sacrificio e talento non bastano" riporta Pianeta Milan.

Sull’essere al Milan: “Essere al Milan è al massimo della vita. Arriva qua è stato un motivo d’orgoglio e soddisfazione. Sono stati ripagati il lavoro e il sacrificio fatto in passato. Sono contento di indossare questa maglia”.

Sul suo ruolo: “Io mi metto a disposizione: giocherò dove vorrà mettermi il mister. Posso fare sia l’esterno e sia la sottopunta. Però deciderà l'allenatore”.

Sul Milan del passato dei brasiliani: “Dire solo un idolo è difficile, perché erano tantissimi. Dida, Serginho, Cafu, Kaka ecc. erano tutti forti. Non solo brasiliani, ma anche italiani come Gattuso, Maldini. Quel Milan era un sogno”.

Sul suo arrivo in Italia: “Adesso sono arrivato a Milano. Il passato è il passato, ma ora voglio dimostrare che sono un giocatore da Milan”.

Sulla tradizione dei brasiliani: “Responsabilità di essere il brasiliano? No, perché mi piace giocare a calcio. Essere brasiliani non conta, anche perché sono cambiate le cose rispetto in passato.  Non devo strafare. Cercherò di dimostrare quello che so fare”.

Sullo scudetto: “Già l’anno scorso era una squadra poteva vincere lo scudetto. Quest’anno anche, visto che sono fatti degli acquisti. Ci proveremo”.

Sulla trattativa tra Milan e Crotone: “Come ho passato quella notte? Non ho dormito. Alle 2 mi ha chiamato il mio procuratore e poi ho parlato con Maldini e Massara. Quando è arrivata la notizia ero davvero contento”.

Frederic Massara, Paolo Maldini
Paolo Maldini e Frederic Massara / Nicolò Campo/Getty Images

Sui prossimi match: “Non vedo l’ora di scendere il campo. Le prossime sfide saranno molto difficili, ma a me piace molto giocare questo tipo di partite”.

Sulla responsabilità di giocare nel Milan: “Capisco che i tifosi si aspettassero colpi di importanti. Mi hanno dato fiducia e questa fiducia va meritata. Non contano le parole, ma i fatti”.

Sui nuovi compagni: “Ci sono diversi giocatori nazionali, quindi siamo pochi. Sicuramente c’è Ibrahimovic, ma bisogna imparare da tutti. Ogni giorno bisogna cercare di apprendere qualcosa”.

Sulle potenzialità della squadra: “Porterò a questa squadra il mio modo di lavorare e di giocare. Questa squadra ha già tutto”.

Sull’arrivare al Milan a 30 anni: “E’ l’età giusta per arrivare qui. La testa è diversa rispetto a quando ero giovane, quindi evidentemente doveva andare cosi”.

Sull’interesse del Monza: “Si c’era l’interesse del Monza, ma quando c’è di mezzo il Milan è difficile per tutti. Maldini e Massara? Mi hanno studiato, hanno visto qualcosa di importante, altrimenti non mi avrebbero preso. Sanno cosa posso dare". 

Su San Siro: “Alla gente piace vedere anche un po’ di fantasia, visto che ultimamente è mancato. Spero di infiammare San Siro".

Il suo sogno: "Vincere scudetto e Champions".


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