Messias si presenta: "Il Milan è il massimo della vita. Trattativa? Non ho dormito"
Il Milan presenta alla stampa Junior Messias, centrocampista offensivo arrivato dal Crotone in prestito oneroso da 2.5 milioni di euro con diritto di riscatto fissato a 5.5 milioni più un altro di bonus. Un acquisto arrivato sul finire del mercato, tra tanta curiosità e un misto di scetticismo e voglia di vederlo all'opera. Queste le sue parole:
Sull'emozione di essere al Milan: "Arrivare a Milanello e trovare subito giocatori importanti e allenatori importanti è fantastico. Sono contento di essere qua e mi ha fa piacere indossare questa maglia".
Sul sacrificio e talento: "Sono tante componenti da mettere insieme per dare il meglio di sé. Solo sacrificio e talento non bastano" riporta Pianeta Milan.
Sull’essere al Milan: “Essere al Milan è al massimo della vita. Arriva qua è stato un motivo d’orgoglio e soddisfazione. Sono stati ripagati il lavoro e il sacrificio fatto in passato. Sono contento di indossare questa maglia”.
Sul suo ruolo: “Io mi metto a disposizione: giocherò dove vorrà mettermi il mister. Posso fare sia l’esterno e sia la sottopunta. Però deciderà l'allenatore”.
Sul Milan del passato dei brasiliani: “Dire solo un idolo è difficile, perché erano tantissimi. Dida, Serginho, Cafu, Kaka ecc. erano tutti forti. Non solo brasiliani, ma anche italiani come Gattuso, Maldini. Quel Milan era un sogno”.
Sul suo arrivo in Italia: “Adesso sono arrivato a Milano. Il passato è il passato, ma ora voglio dimostrare che sono un giocatore da Milan”.
Sulla tradizione dei brasiliani: “Responsabilità di essere il brasiliano? No, perché mi piace giocare a calcio. Essere brasiliani non conta, anche perché sono cambiate le cose rispetto in passato. Non devo strafare. Cercherò di dimostrare quello che so fare”.
Sullo scudetto: “Già l’anno scorso era una squadra poteva vincere lo scudetto. Quest’anno anche, visto che sono fatti degli acquisti. Ci proveremo”.
Sulla trattativa tra Milan e Crotone: “Come ho passato quella notte? Non ho dormito. Alle 2 mi ha chiamato il mio procuratore e poi ho parlato con Maldini e Massara. Quando è arrivata la notizia ero davvero contento”.
Sui prossimi match: “Non vedo l’ora di scendere il campo. Le prossime sfide saranno molto difficili, ma a me piace molto giocare questo tipo di partite”.
Sulla responsabilità di giocare nel Milan: “Capisco che i tifosi si aspettassero colpi di importanti. Mi hanno dato fiducia e questa fiducia va meritata. Non contano le parole, ma i fatti”.
Sui nuovi compagni: “Ci sono diversi giocatori nazionali, quindi siamo pochi. Sicuramente c’è Ibrahimovic, ma bisogna imparare da tutti. Ogni giorno bisogna cercare di apprendere qualcosa”.
Sulle potenzialità della squadra: “Porterò a questa squadra il mio modo di lavorare e di giocare. Questa squadra ha già tutto”.
Sull’arrivare al Milan a 30 anni: “E’ l’età giusta per arrivare qui. La testa è diversa rispetto a quando ero giovane, quindi evidentemente doveva andare cosi”.
Sull’interesse del Monza: “Si c’era l’interesse del Monza, ma quando c’è di mezzo il Milan è difficile per tutti. Maldini e Massara? Mi hanno studiato, hanno visto qualcosa di importante, altrimenti non mi avrebbero preso. Sanno cosa posso dare".
Su San Siro: “Alla gente piace vedere anche un po’ di fantasia, visto che ultimamente è mancato. Spero di infiammare San Siro".
Il suo sogno: "Vincere scudetto e Champions".