Meité si presenta: "C'erano altri club, ma ho detto subito sì al Milan. Vogliamo restare primi"

Soualiho Meité
Soualiho Meité / ALBERTO PIZZOLI/Getty Images
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Soualiho Meité si è presentato dopo il suo trasferimento al Milan. Il centrocampista classe '94 è il secondo rinforzo per la rosa di Stefano Pioli, arrivato in prestito con diritto di riscatto dal Torino. Le sue dichiarazioni ai canali ufficiali del club rossonero:

MILAN - "Ho sentito subito la compattezza del gruppo, parliamo tanto e mi è piaciuto tanto. A Cagliari è stato bello l'ingresso in campo. Tutti giocano bene secondo me. Occasione della vita? Non direi, ma sicuramente è una grande occasione. Al Milan bisogna cambiare modo di essere. Saranno mesi importanti”.

MOMENTO PIU' BELLO DELLA CARRIERA - "Il Milan è la squadra più forte in cui ho giocato. Ci sono tanti campioni, Ibrahimovic fa cose incredibili a 40 anni. Io sono giovane e devo fare sempre di più. Ero molto contento quando mi hanno chiamato. Era prima della partita di campionato. Mi ha chiamato il mio agente e mi ha detto che dovevamo parlare con Maldini. Da quel momento ho capito che sarei potuto arrivare al Milan. Mi cercavano altri club, ma quando ho saputo dell'interesse del Milan sono voluto venire qui subito. Ho avvertito subito un grande gruppo e un’emozione forte, un impatto forte. Anche se ci sono grandi campioni. Mi sono sentito subito nella squadra e tranquillo. Si può solo andare avanti".

Soualiho Meité
Soualiho Meité / ALBERTO PIZZOLI/Getty Images

PIOLI - "Mi piace molto il suo modo di giocare. Vuole che giochiamo sempre in avanti, è importante per un centrocampista come me". 

PERIODO NEGATIVO AL TORINO - “Al Torino era differente perché era da tanto che non vincevamo. Nel primo tempo eravamo sempre avanti, poi andava sempre male. Era più una cosa mentale che altro”.

DIFFERENZE TRA PIOLI E GIAMPAOLO - “Sono modi diversi di lavorare. Pensano le cose diversamente. Non posso dire chi è meglio. È diverso il modo in cui vedono le cose. Con Pioli vanno bene, con Giampaolo vanno male”. 

NUMERO 18 E AMICIZIA CON KESSIE - “Non ho scelto a caso il 18. Quando ho iniziato con la prima squadra era il mio primo numero. Quindi l’ho ripreso. Sono contento che ci sia Kessie perché mi fa sentire subito bene conoscere qualcuno”.

PUNTI DI RIFERIMENTO - "Mi piacciono tanti centrocampisti che mi piacciono. Guardo i più forti come Pirlo, Modrid e Yaya Touré. Guardo i video per cercare di imparare più cose possibili".

Soualiho Meité
Soualiho Meité / ALBERTO PIZZOLI/Getty Images

PARAGONE CON GULLIT E DESAILLY - “Quando sento il nome di Gullit a me fa piacere, anche se non l’ho visto giocare. Sappiamo tutti che è un grande giocatore e mi fa molto piacere. Conosco Desailly perché sono francese, è un bel giocatore, però lui è lui e io sono io. Ha fatto bene, però io devo scrivere la mia storia”.

CARATTERISTICHE - “Mi sento tutto, deve saper difendere e attaccare un centrocampista. Ho sempre giocato così, si toccano tanti palli e mi piace molto”.

RUOLO A CENTROCAMPO - “Conosco le mie qualità. Con il 4-2-3-1 creo il 4-1-2-3. Qui c’è tanta mobilità. Non conosco bene i miei compagni, ma mi piace e mi sono sentito bene subito. Il calcio è una lingua. Se la capisci va bene, sennò è complicato. Nel calcio c'è la concorrenza. Io devo pensare solo a lavorare bene e forte. Devo farmi trovare sempre pronto e cercare di conquistare il posto da titolare”.

AIUTO ALLA SQUADRA - "Sono venuto qui per dare una mano alla squadra a restare prima in classifica. Io voglio fare sempre di più, devo lavorare tanto e dare una mano ai miei compagni".


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