Meité al Milan: rinforzo ideale o acquisto sbagliato?
Il Milan ha piazzato il primo colpo della sessione invernale di calciomercato acquistando Soualiho Meité in prestito oneroso con diritto di riscatto dal Torino. Il centrocampista classe '94 rappresenta un autentico rinforzo per la formazione di Stefano Pioli in vista della seconda parte di stagione, che si preannuncia ricca di impegni tra la lotta per lo Scudetto in Serie A, i quarti di finale di Coppa Italia e l'insidioso cammino in Europa League.
L'ex granata si aggiunge così al parco centrocampisti rossonero composto da Franck Kessié, Ismael Bennacer, Sandro Tonali e Rade Krunic. Non sarà titolare, bensì una riserva di lusso che andrà a sostituire Kessié, permettendo all'ivoriano di rifiatare e mantenere una condizione fisica ottimale per il maggior numero di partite da disputare. Quali sono le qualità che hanno spinto la dirigenza a investire su di lui?
Indubbiamente prestanza fisica e ottime doti tecniche, oltre alla sua duttilità in campo: Meité può giocare in una linea di centrocampo a quattro o a cinque, ma anche davanti alla difesa per dare maggiore copertura. Può fare coppia sia con un calciatore più tecnico (Bennacer o Tonali) sia con un compagno più fisico come Kessié, formando così un muro difficile da superare per gli avversari.
Malgrado il rendimento altalenante nel corso di questa stagione, di pari passo con i risultati ottenuti dal Torino di Marco Giampaolo, Meité può definirsi un innesto mirato, utile ed economico visto il costo del cartellino di 10 milioni di euro (compresi prezzo del prestito, riscatto e bonus). Il francese sarà un'arma preziosa per il presente e il futuro di un Milan che continua a pensare in grande.
Segui 90min su Facebook, Instagram e Telegram per restare aggiornato sulle ultime news dal mondo del Milan e della Serie A.