Mediocrità o lotta Scudetto? La Juventus e il peso delle statistiche

Alcuni statistiche convincono, altre meno, ma i bianconeri sono comunque vicini alla vetta.
Massimiliano Allegri, head coach of Juventus FC, smile prior...
Massimiliano Allegri, head coach of Juventus FC, smile prior... / Nicolò Campo/GettyImages
facebooktwitterreddit

10-3-1 o 33 punti, secondo posto. Dopo 14 giornate la Juventus ha perso una sola gara, il clamoroso 4-2 in casa del Sassuolo, mantenendo la porta inviolata in 8 occasioni. Dopo 14 giornate i bianconeri sembrano l'unica solida alternativa allo strapotere dell'Inter di Simone Inzaghi, capace di camminare sopra Napoli, Atalanta, Roma, Milan e Fiorentina con relativa facilità, ma non di superare in trasferta Massimiliano Allegri.

Anzi, parlando di Juventus-Inter, da cui sono trascorsi una decina di giorni, ricordiamo chiaramente una prima mezz'ora di altissimo livello dei bianconeri, che forse avrebbero meritato qualcosa in più dopo i 45 minuti iniziali.

Quali classifiche guardare?

Con la proliferazione delle statistiche avanzate è giusto guardare alla profondità dei dati. Provare ad analizzare in maniera più specifica ogni statistica per trarne qualche ragionamento e approcciare il commento da diversi punti di vista.

In Serie A, e più in generale nelle competizioni nazionali, c'è quasi sempre una squadra che domina (l'anno scorso era il Napoli). Non domina ovviamente soltanto la classifica dei punti, quella che assegna il trofeo, ma anche le altre. Spesso è la squadra che produce più xG, quasi sempre quella che ne subisce meno (xGA). Ha un possesso palla tra i migliori del campionato, la percentuale di porta inviolata migliore, un portiere che eccelle in quella dei salvataggi. Un numero di tiri, tiri in porta e di conversione gol/tiri molto alto. Crea tante azioni da tiro (SCA) e soprattutto molte azioni da gol (GCA). Ci fermiamo qui, ma potremmo continuare a citare decine e decine di altre statistiche.

C'è, insomma, una squadra che brilla su più fronti e nella Serie A 2023-24 quella che squadra è l'Inter, la favorita per la vittoria dello Scudetto. Dietro figura la Juventus e, come spesso accade, la statistiche iniziano a variare. I bianconeri, guardando alle principali (xG e XGA) sono perfettamente in linea. 22 gol segnati a fronte di 22.7xG, 9 gol subiti a fronte di 9.3 xGA. La Juventus segna quanto dovrebbe e subisce quanto dovrebbe (fbref).

Adrien Rabiot, Dusan Vlahovic, Hans Nicolussi Caviglia, Weston McKennie, Alex Sandro, Federico Gatti
AC Monza v Juventus - Serie A TIM / Jonathan Moscrop/GettyImages

Subisce poco guardando alle statistiche principali, ma l'impressione guardando il monitor è spesso quell contraria. Il motivo più evidente riguarda la zona in cui circola costantemente la sfera, lo è stato ancor di più nelle ultime partite di campionato giocate in trasferta contro Fiorentina e Monza. Stando ai dati fbref, al Franchi la Juve ha avuto la sfera soltanto per il 32% del tempo, all'U-Power Stadium per il 35% (numeri simili anche nei big match contro Lazio e Inter).

Sono dati reali che però non dovrebbero sorprendere più di tanto. Il Monza è la quinta squadra per possesso palla in Italia, ha vinto la sfida con l'avversaria di turno in 11 delle prime 14 partite di Serie A. Discorso ovviamente estendibile anche alla Fiorentina, seconda per possesso palla nel nostro campionato e con lo stesso numero di vittorie dei brianzoli in queste statistiche.

La Juventus difende bene, con un blocco spesso molto basso perché i suoi difensori sono dominanti all'interno della propria area di rigore. Compie il maggior numero di salvataggi (317 clearances) in Serie A, statistica in cui le squadre di vertice si trovano soltamente in fondo alla classifica, e ha inoltre la percentuale migliore di dribblatori contrastati. Accetta il duello, accetta di essere attaccata nel modo e nella zona di campo che preferisce. È letale sulle palle inattive, non concede calci di rigore e, nonostante l'avversario mantenga per così tanto tempo il possesso, non trova quasi mai il modo di essere pericoloso. È la migliore del campionato per tiri in porta subiti, 37 (fbrfef), come l'Inter.

Bremer, Federico Gatti
AC Monza v Juventus - Serie A TIM / Giuseppe Cottini/GettyImages

La Juventus non domina, ma vince comunque con costanza. Un dato che ci impedisce di parlare di ripetuta casualità. La crescita di diversi suoi interpreti (Gatti, Danilo, Bremer, Cambiaso, Locatelli, McKennie) è evidente, come lo sta diventando l'unità di intenti di un gruppo che nella precedente stagione è uscito indenne da una crisi societaria, di risultati e di infortuni, forse scoprendo una consapevolezza nei propri mezzi che oggi gli permette di lottare per lo Scudetto.