McKennie: "Juve, un sogno e un onore! Ruolo? C'è sintonia con Pirlo. Adoro Totti"

Weston McKennie, centrocampista americano classe '98, è stato il colpo a sorpresa della Juventus. Il giocatore ex Schalke 04 è sbarcato in Italia con la formula del prestito con diritto di riscatto che può diventare obbligo. Il calciatore è stato presentato quest'oggi alla stampa e ha parlato così, per la prima volta, da bianconero.

L'interesse della Juve?

"Quando l’ho scoperto mi son dimostrato subito entusiasta. L’opportunità di giocare alla Juve, in un club di grande storia, volevo che accadesse. Ero molto entusiasta".

Perché ho scelto il calcio, non lo sport più popolare negli States?

"Mio papà è un militare, ci siamo trasferiti con la famiglia in Germania. È qualcosa che mi ha coinvolto fin da subito: ho iniziato a giocare a calcio a 6 anni, poi a 9 anni sono tornato negli USA e dovevo scegliere tra il calcio e il football americano. Alla fine ho optato per il calcio ed eccomi qui"

Black Lives Matter: vuoi dire qualcosa a tal proposito?

"Ho cercato di avere un ruolo importante, soprattutto in Germania, per questo movimento. Ho ricevuto sostegno per la posizione che ho adottato. Ora sono in un Paese diverso ma non significa che io non porti avanti le mie idee ma sono qui anche perché il club mi ha mostrato sostegno anche sotto questo aspetto".

Hai ricoperto più ruoli: qual è quella che preferisci di più? Ne hai parlato con il mister?

"Io mi diverto di più e sono più efficace a centrcampo, box-to-box, questo è uno dei miei punti di forza. Recuperare la palla, dialogare con i compagni. Ho parlato con l'allenatore, gli piace come gioco, la mia abilità nel recuperare il pallone, il modo in cui lo passo, ci siamo trovati sulla stessa lunghezza d'onda".

Quali sono i tuoi idoli?

"Non guardo molti sport, non so se la mia risposta è centrata, ma ammiravo Francesco Totti quando era giovane, la grande classe che aveva, mi ha influenzato quando ero giovane".

Che effetto fa essere il primo americano a vestire questa maglia e un giudizio sul movimento calcistico americano.

"E' un grande onore poter giocare nella Juve ed essere il primo americano a vestire questa maglia, è un qualcosa che mi rende orgoglioso. Rappresentare il mio Paese con questa maglia, poter fare avvicinare i giovani, è importanti, magari tanti bambini potranno essere qui come me tra qualche anno".

Cosa mi ha detto il mio ex allenatore Tedesco?

"Abbiamo parlato molto del calcio italiano. Mi ha lanciato in Germania, ha lanciato la mia carriera. Gli piaceva giocare a calcio, anche grazie alle sue origini italiane, lui mi ha molto influenzato, ha capito le mie qualità, sapeva che mi sarei trovato a mio agio qui alla Juventus e mi ha aiutato a fare questa scelta".

Cosa ti ha colpito di più della Juventus?

"Devo dire la verità, i dirigenti non hanno dovuto convincermi tanto, non c'è stata grande attività di persuasione. Essere alla Juventus è un sogno, qualcosa di meraviglioso, sono in uno dei migliori club al mondo. C'è un allenatore come Pirlo che è stato un maestro, poter imparare da lui sarà importante. Prima questi calciatori li vedevo alla play station, io sono un loro fan, mi verrebbe da fermarmi e fare come i bambini, fare le foto".

Cristiano Ronaldo?

"Decisamente l'ho utilizzato nei videogiochi. Mi aspetto di imparare tanto da lui ma da tutti i miei compagni. Ho potuto già vedere la grande professionalità che c'è qui, ho già capito che posso imparare moltissimo. Cristiano, ma non solo, ha giocato a livelli top per anni, vederlo da vicino mi comporterà grandi vantaggi".

Tu puoi aiutare la Juve a diventare una delle squadre più amate degli States?

"La Juve è un club internazionale, grandissimo e famosissimo, ed è affermato anche negli Stati Uniti e io forse posso giocare anche un ruolo sotto questo aspetto, per far crescere il brand nel mio Paese".

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