Mbappé svela: "Ho un legame speciale col Milan, mi vedevo solo in rossonero"

Kylian Mbappé
Kylian Mbappé / Eurasia Sport Images/GettyImages
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Non è certo un mistero che Kylian Mbappé sia l'uomo del momento, l'accordo a cifre da capogiro per il rinnovo col PSG e il tramonto dell'ipotesi Real Madrid - apparsa a lungo quella più probabile - fanno sì che si continui a parlare del fuoriclasse francese. Lo stesso Mbappé ha parlato a La Gazzetta dello Sport soffermandosi sulla scelta di restare a Parigi e svelando interessanti retroscena sul suo rapporto con la Serie A. Queste le sue parole:

"Parlare con il Presidente Macron è stato speciale. Lo ringrazio per i buoni consigli, ma alla fine la decisione è mia, e penso sia quella giusta: rimanere nel mio Paese, nel nuovo progetto del PSG .Posso partire dopo il Mondiale in Qatar? Per ora sono un giocatore del PSG e sono davvero concentrato sulla prossima stagione. Al resto non penso più".

Sull'idea Liverpool: "E’ vero ho parlato anche con il Liverpool, perché è il club preferito di mia mamma. Non so perché tifi i Reds, dovete chiederlo a lei. Scherzi a parte, si tratta di un grande club, e di una grande famiglia. Li avevo già incontrati 5 anni fa, ai tempi del Monaco. Anche questa volta ci siamo parlati, ma brevemente. Alla fine dovevo scegliere solo tra PSG e Real".

Nasser Al-Khelaifi, Kylian Mbappe
Kylian Mbappé dopo il rinnovo / Eurasia Sport Images/GettyImages

Sulla scelta PSG: "Tutti sanno che la scorsa estate volevo andare al Real, perché pensavo fosse la scelta giusta. Oggi le cose sono cambiate: sono francese, so di essere qualcuno di importante per il mio Paese. E quindi bisognava rifletterci bene. Non è solo una questione di calcio, ma anche di vita. Una volta conclusa la mia carriera, voglio vivere bene nel mio Paese, con la mia famiglia e miei amici. Ma ringrazio il Real e i suoi tifosi per l’affetto che mi hanno fatto sentire, nonostante abbia portato quella maglia solo una settimana, per allenarmi con le giovanili quando avevo 14 anni. Auguro buona fortuna al Real per la finale di Champions".

Sul Milan: "Il mio legame col Milan è speciale. Da piccolo avevo una baby sitter italiana e passavo molto tempo con la sua famiglia, tutti tifosi del Milan. Così grazie a loro anch’io tifavo rossonero e guardavo un sacco di partite del Milan. Dicevo sempre: se giocherò in Italia sarà solo al Milan. D’altronde se avessi detto diversamente, mi avrebbero ucciso... Scherzi a parte, non posso che congratularmi per lo scudetto vinto dal Milan, con tanti amici francesi e Ibrahimovic, una leggenda che rispetto molto".

Italia fuori dal Mondiale: "Meglio per noi, perché l’Italia è una grande squadra. Ma dopo l’eliminazione ero davvero triste per i miei amici Marco Verratti e Donnarumma. Per loro è stata dura, perché sono stati esclusi dal Mondiale appena qualche giorno dopo l’eliminazione del PSG dalla Champions. Ma il calcio a volte è così: bisogna trarne insegnamento e l’Italia ha una nuova generazione di giocatori. Presto sarete di ritorno".


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