Maxi affare tra Juve, Napoli e Roma con Milik e Dzeko: tutti contenti?

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Edin Dzeko alla Juventus e Arkadiusz Milik alla Roma. Resterà, comunque vadano gli ultimi quindici giorni di calciomercato, uno degli intrecci più importanti dell’intera sessione. Uno snodo cruciale per le ambizioni della Juve, il famoso attaccante che serviva a Pirlo. E per il nuovo corso della Roma, che prende un attaccante più giovane di otto anni, nel rispetto delle strategie della nuova società che vuole un ringiovanimento complesso dell’organico. Il sì del polacco ha finalmente sbloccato il domino degli attaccanti, curiosamente proprio nel giorno in cui Luis Suarez effettuava il primo passo per l'ottenimento della cittadinanza italiana, superando l'esame a Perugia.

La telenovela è iniziata circa un mese fa, con addirittura Milik come prima idea per i bianconeri. Operazione che però si è rivelata più complicata del previsto, con De Laurentiis che ha addirittura minacciato di lasciare il polacco in tribuna per un anno intero, vista la chiamata di Pirlo al suo bomber. Juventus che ha deciso dunque di virare sul gigante bosniaco, sondando di conseguenza la Roma, che ha aperto alla trattativa. A questo punto i giallorossi si sono fiondati sul mercato, cercando una punta per sostituire Dzeko e la scelta è ricaduta su Milik. Under più 20 milioni l'offerta della Roma, rimasta in stand-by però per un paio di settimane e sbloccata solo pochi giorni fa con il turco che è volato in Inghilterra direzione Leicester, costringendo De Sanctis a un'offerta cash, senza contropartite.

Probabilmente non c’era in Italia un attaccante più adatto e pochissimi erano quelli possibili in Europa. Non si parla ovviamente di qualità, si parla della trattativa. Prendere Milik a poco più di venti milioni e pagarlo "diluito" era impensabile anche in tempo di covid. Cambierà sicuramente il modo di giocare la Roma con il suo arrivo, poichè ha caratteristiche diverse da Dzeko, attaccante di manovra, abituato ad abbassarsi per giocare il pallone e creare spazi per i compagni. Arek è più bomber d'area di rigore, è dotato di un gran mancino e se dovesse star bene, scongiurando altri infortuni pesanti, viaggia a una media gol a partita decisamente importante.

Francesco Pecoraro/Getty Images

Dzeko invece non è un mistero che sia il preferito di Pirlo, che lo vede come la punta ideale per sviluppare la sua filosofia di gioco e assolutamente idoneo per la convivenza con Ronaldo e Dybala. Negli anni è progressivamente arretrato fino a diventare un “9” di movimento, con tocchi e visione da trequartista ma fisico da punta centrale. Il bosniaco porterebbe più soluzioni in zona gol, centravanti completo che, dopo un paio di stagioni ottime, ha fame di vincere, consapevole del fatto che la carta d'identità recita 34 anni.

Paolo Bruno/Getty Images

In definitiva, questo valzer di punte fa bene a Napoli, Roma e Juventus. Il Napoli si sarebbe ritrovato con tre punte di ruolo per un solo posto e quindi con un problema di abbondanza. Milik non poteva rimanere a Napoli da separato in casa ed è giusto che vada in una grande squadra a giocarsi le sue carte, dimostrando così finalmente il suo valore. Dzeko conviene anche alla Juventus, poiché Suarez sarebbe stato difficile da collocare, soprattutto tatticamente. E vissero così tutti felici e contenti.


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