Max Allegri e la condizione basilare per la permanenza alla Juventus

Uno dei temi in grado di percorrere per intero la stagione bianconera, al di là di una corsa al titolo in salita dopo la sconfitta nello scontro diretto con l'Inter, è quello legato al futuro di Massimiliano Allegri e alla possibilità - pur con un rendimento brillante - di un addio in estate. C'è un aspetto chiave, uno snodo cruciale, pensando alla possibilità di andare ancora avanti insieme e Tuttosport, quest'oggi, si sofferma proprio sul rinnovo del tecnico: Allegri, in sostanza, non resterà sulla panchina Juventus se non con un rinnovo del contratto.
Il discorso è di tipo strategico e si lega in sostanza alla necessità di certezze e di stabilità, una necessità vitale soprattutto per il gruppo. Max Allegri, tra circa due mesi, secondo il quotidiano spiegherà alla proprietà il proprio punto di vista - e dunque la volontà di rinnovare per restare - e non è da escludere che come "arma" di contrattazione siano presenti sul tavolo anche le tentazioni dalla ricca Saudi Pro League.
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La Juve sarà chiamata a quel punto a fare le proprie valutazioni, ben conscia del peso di Allegri ma anche del suo importante stipendio. Un aspetto chiave riguarda anche il profilo del tecnico livornese, un allenatore che si è dimostrato in grado di fare da parafulmine nei tanti momenti di difficoltà e che ha saputo dimostrarsi aziendalista nel senso più virtuoso del termine: abile a fare di necessità virtù e a valorizzare le risorse del club, a partire dai giovani. Il club insomma, anche al di là delle valutazioni sull'ingaggio, dovrà riflettere anche sulla possibilità di reperire un altro allenatore che dia simili garanzie, ammesso che esista.