Matthaus: "Barella? Io segnavo di più ma lo amo davvero. La 10 è in buone mani. Con Conte era un'altra Inter"

Lothar Matthaus
Lothar Matthaus / Matthias Hangst/GettyImages
facebooktwitterreddit

L'ex campione dell'Inter, Lothar Matthaus ha parlato nel corso di un'intervista alla Gazzetta dello Sport, dicendo la sua proprio sui nerazzurri, commentando il momento e l'annata della formazione allenata da Simone Inzaghi.

Il numero 10?

"Il mio numero 10 è in buonissime spalle, Lautaro può giocare per tanti anni a Milano e sempre ad altissimo livello. Occupa una posizione diversa dalla mia, ma la maglia in qualche modo ci lega. Già in coppia con Lukaku è stato un giocatore davvero eccellente, capace di aiutare il compagno e di segnare tantissimi gol. Non vedo problemi anche con un partner diverso come Dzeko, un altro attaccante che conosco anche per gli anni in Bundesliga: ha già iniziato bene e sicuramente farà ancora tantissimi gol. Il Toro diventerà un simbolo come me? Il calcio è molto cambiato dai miei tempi, oggi è più difficile essere simboli. Piuttosto Lautaro è un trascinatore, come solo i giocatori speciali sanno essere. Intendo quelli che fanno la differenza ad altissimi livelli. Ecco, lui riesce a farla".

Barella?

"Forse io segnavo di più, ma quello era il mio lavoro. Io amo davvero Barella, è il perfetto giocatore 'box to box', quello generoso che difende e poi lo trovi dall'altra parte in area. Ha una qualità e una mentalità che forse non hanno uguali nel calcio italiano: sono contento che stia all'Inter, ma potrebbe giocare in tutte le squadre top d'Europa. Non ha bisogno di una fascia per essere considerato un autentico capitano: ha cuore, testa e qualità uniche".

Lothar Matthaeus
Lothar Matthaus / Matthias Hangst/GettyImages

L'Inter?

"Il presidente Zhang ha deciso che andavano sacrificati due giocatori importantissimi come Lukaku e Hakimi, ma era una situazione complicata. Conte è stato come Trapattoni per noi: ha creato un rapporto speciale, ha scritto una bella storia di calcio. Inzaghi ha sicuramente fatto un buon lavoro finora, ma Conte aveva più esperienza e una personalità diversa.Il campionato è lungo, la classifica può sempre cambiare: inutile guardarla adesso. Di sicuro io l'Inter la metto tra le favorite. E anche in Europa questa squadra può dire la sua.Soprattutto contro il Real Madrid ho visto una squadra che sa essere molto aggressiva, come serve in questa competizione. E tutto ciò fa ben sperare per il passaggio del turno. In generale io considero l’Inter dentro al gruppo di dieci big candidate alla vittoria finale". 


Segui 90min su Twitch.