Matteo Lovato, il gioiello dell'Hellas Verona che ha già conquistato la Serie A

Matteo Lovato
Matteo Lovato / Jonathan Moscrop/Getty Images
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L'ultima immagine che abbiamo di Matteo Lovato ieri sera, è quella del giocatore sdraiato sul terreno di gioco dell'Allianz Stadium in preda ai crampi. Proprio così, perché la sua è stata una partita da vero eroe. Un guerriero che non si è mai arreso, nemmeno davanti alla mezz'ora di fuoco giocata dai bianconeri che nel finale con Cuadrado, Dybala, Kulusevski e Morata hanno fatto davvero impazzire la difesa del Verona. Ma il giovane baluardo dell'Hellas non si è mai scomposto, lottando su ogni pallone fino all'esultanza al fischio finale per il pareggio strappato sul campo dei Campioni d'Italia in carica.

Matteo Lovato ferma Paulo Dybala
Matteo Lovato ferma Paulo Dybala / Valerio Pennicino/Getty Images

Ma facciamo un passo indietro. Matteo Lovato nasce a Monselice il 14 febbraio del 2000. La sua è una carriera subito importante con il passaggio immediato nel settore giovanile del Genoa prima del trasferimento al Padova nel 2018. Proprio qui è riuscito ad esordire fra i professionisti nel match di Serie C vinto 3-1 contro la Virtus Verona. Insomma, il Verona era già nel suo destino. E infatti due anni più tardi ecco arrivare la proposta del club scaligero che con 500mila euro si porta a casa il giovane talento.

Da piccolo faceva l’attaccante, con gli anni è diventato un grande difensore. Il suo debutto in Serie A è avvenuto lo scorso campionato nella sfida contro l'Atalanta, terminato 1-1. Già in quell'occasione aveva stupito tutti, dimostrando grande sicurezza e facendo a sportellate con uno degli attaccanti più forti del campionato, Duvan Zapata.

Matteo Lovato all'esordio in Serie A con la maglia del Verona
Matteo Lovato all'esordio in Serie A con la maglia del Verona / Jonathan Moscrop/Getty Images

Il Verona ha quindi già il sostituto di Marash Kumbulla. Non ha dovuto sborsare milioni per assicurarsi prestazioni come il neodifensore della Roma: il nuovo gioiello, l'Hellas, lo ha già in casa. Basti vedere la sua partita contro la Roma: interventi puliti, con ordine ed eleganza. E testa alta. Bravo non solo in copertura, ma anche in fase di costruzione. Non era facile entrare a partita in corso, contro la Roma, a vent’anni e con soli otto minuti di esperienza in Serie A prima dell'Olimpico. Non era facile giocare da titolare all'Allianz Stadium, appena un mese più tardi. Lui lo ha fatto in maniera egregia.

Alessandro Sabattini/Getty Images

Un ultimo dato che fa sorridere è che nella rosa del Verona, Lovato è il giocatore che percepisce lo stipendio più basso: 80mila euro annui. Sicuramente, in futuro, arriverà un adeguamento al suo contratto. Ma per quello ci sarà tempo. Ora come ora l'attenzione è rivolta solo al presente, testa sulle spalle e piedi per terra. La sfida di Matteo Lovato è appena iniziata.


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