Marotta rinnova la sua fiducia a Inzaghi e non si sbilancia sul riscatto di Lukaku

Giuseppe Marotta
Giuseppe Marotta / Jonathan Moscrop/GettyImages
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Il k.o. al Dall'Ara contro il Bologna ha riacceso i malumori in casa Inter. Dopo la girandola di commenti sui social da parte dei tifosi e dopo la settima sconfitta in campionato, la dirigenza nerazzurra ha deciso di intervenire. L'ad Giuseppe Marotta ha rilasciato - nel corso della giornata odierna - una lunga intervista a Sky Sport sottolineando come un grande club debba avere continuità di risultati anche in Serie A dopo i successi in Coppa Italia e Supercoppa Italiana. In seguito parole sull'ipotetico riscatto di Romelu Lukaku, su Lautaro Martinez e sulla situazione rinnovi in casa Inter.

Sul momento della squadra: "L'attualità ci vede protagonisti in Coppa Italia, abbiamo vinto la Supercoppa ma la manifestazione più importante è il campionato e abbiamo discontinuità di risultati: un club per essere grande deve avere continuità. Il percorso di questi anni è soddisfacentema squadra e allenatore devono fare di più per risolvere problema di continuità. Sta a loro ad Appiano in un confronto diretto trovare un rimedio. Noi come società supportiamo", riporta GianlucaDiMarzio.com

Su un Inter convincente in Coppa ma meno in campionato: "Stiamo facendo bene nelle coppe ma l'obiettivo più ambito resta lo scudetto. Dopo la sconfitta di ieri siamo qua a chiedere a squadra e allenatore ancora più motivazione e concentrazione perché si possa non perdere di vista l’obiettivo di questa stagione che è la qualificazione in Champions League". 

Su Simone Inzaghi: "Inzaghi è sicuramente giovane professionista molto bravo. È un allenatore in cui crediamo, sta facendo un ottimo lavoro ma ci sono anche avversari. L'anno scorso abbiamo condotto per tre quarti e poi siamo scivolati su una buccia di banana nella fatal Bologna. Quest’anno c’è un avversario che sta battendo ogni record, sta facendo veramente cavalcata trionfale. Colgo l'occasione per spronare giocatori che sono ottimi professionisti e l'allenatore perché questa è la volontà della proprietà che esprimo attraverso questa intervista. Abbiamo un obbligo: regalare soddisfazioni ai nostri impagabili tifosi. La fiducia non è mai venuta meno. Oggi dobbiamo sapere che è difficile vincere ed essere competitivi. Noi lo stiamo facendo. Dopo Bologna emerge un fatto su cui bisogna assolutamente trovare rimedio e lavorare: quello della discontinuità contro avversari alla portata. È lì che oggi dobbiamo lavorare, dove allenatore e squadra devono lavorare per trovare rimedi".

Simone Inzaghi
Simone Inzaghi / Ciancaphoto Studio/GettyImages

Sulle parole di Lautaro: "Ho apprezzato molto quel che ha detto significa avere grande senso di appartenenza che poi è quello che serve e ogni giocatore deve avere. Dichiarazioni d’amore di Lautaro significano dispiacere per la sconfitta ma significano anche che c’è tanto da lavorare, e quindi grandissima utilità per sensibilizzare la squadra. Poi sta a un confronto schietto e deciso tra squadra e allenatore, non tanto alla società che deve intervenire perchè non ci sono motivi specifici. Dobbiamo essere sereni. Sono consapevole che la squadre è forte, l’allenatore è bravo, abbiamo una tifoseria estremamente partecipe e se guardiamo i dati c’è una discontinuità tra risultati ottenuti in casa e quelli in trasferta". 

Su Lukaku: "Se resta? Oggi è prematuro. Oggi abbiamo obiettivo di finire nel migliore dei modi. Il nostro direttore sportivo Ausilio sta facendo un lavoro concreto per individuare ruoli e giocatori. Ma registriamo fatto che Lukaku ha manifestato più volte intenzione di proseguire ma oggi è un giocatore del Chelsea, al termine della stagione rientrerà da loro e poi si aprirà uno scenario nuovo e vedremo cosa fare. Sicuramente conoscendolo vedremo se sarà il caso di poterlo negoziare un suo ritorno con noi".

Sui rinnovi: "Come fenomeno calcistico oggi, c'è una difficoltà maggiore a rinegoziare rinnovi perché la concorrenza club esteri è più forte da punto di vista. Noi dobbiamo rincorrere concetto di sostenibilità che garantisce alla storia di ogni club di avere lunga vita. Oggi abbiamo alcuni giocatori in scadenza, altri, come Calhanoglu e Bastoni, che hanno scadenza più avanti. Dal punto di vista del cuore sarebbero tutti da confermare, dal punto di vista razionale e della programmazione bisogna amaramente fare delle scelte ma stiamo lavorando in tal senso per far si che ci sia anche anno prossimo squadra competitiva".