Marotta: "Nessun obbligo scudetto per Conte, ma c'è autocritica". E Cagliari-Inter slitta di 15 minuti: il motivo
Beppe Marotta parla ai microfoni di Dazn prima dell'inizio di Cagliari-Inter. La gara inizerà con 15 minuti di ritardo. La motivazione è legata a un problema tecnico della regia della Lega Serie A che ha portato così al cambio del fischio d'inizio. Ecco le dichiarazioni dell'a.d. nerazzurro.
Si parte dall'incontro tra la dirigenza e Conte dopo la Champions.
"Momento di consuetudine, avviene indipendentemente dai risultati. Abbiamo analizzato il momento, con autocritica ma sempre con ottimismo. L'impiego di Eriksen? No, non ne abbiamo parlato. Sono competenze del nostro allenatore. Fa parte della rosa ed è a disposizione, poi sta al tecnico valutarne l'impiego o meno. Oggi gioca, a testimoniare che tutti sono utili".
Secondo anno di Conte e fuori dalle coppe già a dicembre: scudetto obbligatorio?
"No, un ciclo iniziato solo l'anno scorso. Dico che tutto è migliorabile, c'è grande amarezza e anche delusione per la Champions, per noi e per i tifosi. Noi abbiamo l'obbligo di offrire il massimo dell'impegno per traguardi importanti. Dobbiamo migliorarci per forza. Io sono dentro, valuto il lavoro fatto e dico che l'anno scorso abbiamo raggiunto traguardi importanti. Ora stiamo continuando, siamo ancora dentro a due competizioni da onorare. Ma tutto il lavoro dell'area tecnica sta producendo miglioramenti anche in chiave futura".
Si parla spesso di "costruzione". A gennaio, proprio in tal senso, Conte si aspetta adeguamenti della rosa?
"Non siamo in costruzione, stiamo migliorando. C'è evidentemente qualche differenza tra chi passa e chi no (nei gironi di Champions, ndr). C'è anche autocritica, che porta al fatto che ci sono margini di miglioramento".
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