Marotta: "Un calo è normale. Conte e Lukaku flop? Non godiamo per loro"

Giuseppe Marotta
Giuseppe Marotta / Marco Canoniero/GettyImages
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Giuseppe Marotta è intervenuto ai microfoni di Sky Sport prima del match contro il Genoa. L'amministratore delegato dell'Inter ha parlato della corsa Scudetto

SCELTE DI FORMAZIONE - "Secondo me sono normali rotazioni di giocatori considerando anche l'ultimo periodo e le tante partite disputate. Un avvicendamento fisiologico, un grande club deve avere titolari e co-titolari. E' un gruppo omogeneo, si deve parlare di un gruppo e di una squadra con un buon livello qualitativo. La squadra sta bene. Quando tu giochi a Marassi contro una squadra che ha una classifica deficitaria sembra una partita facile ma non è così e devi avere la determinazione come se giocassi contro una grande squadra. Dobbiamo venirne fuori nel migliore dei modi per completare il resto della stagione con più regolarità".

NIENTE ALIBI - "Abbiamo viaggiato per larghi tratti della stagione con un ruolino più che straordinario in termini di risultati. E' normale che ci sia un calo quando ci siano tanti partite, la gestione non è facile e semplice tanto che le difficoltà le hanno avute anche altri club. Bisogna superare con meno danni possibili, le insidie possono essere anche dietro l'angolo ed esserci in partite che sembrano scontate".

Edin Dzeko
Inter / Francesco Pecoraro/GettyImages

BILANCIO STAGIONALE - "Direi di sì, fino ad oggi è molto positiva. Dobbiamo trarre un giudizio lusinghiero, nel calcio vale spesso l'equazione chi più spende più vince ma non sempre è così. Grazie al ricambio Conte-Inzaghi si è potuto continuare su un percorso già tracciato ma intrapreso più che positivamente da Inzaghi. Le caratteristiche che ci hanno portato a vincere sono rimasti, dobbiamo dire che lottiamo per lo scudetto perché siamo professionisti seri e vogliamo vincere".

LUKAKU E CONTE DELUDENTI - "Questo è lo sport, non posso godere sul fatto che ci siano difficoltà per coloro i quali hanno portato un grande contributo e poi sono andati via. Dobbiamo guardare in casa nostra, stiamo attraversando un momento difficile. Guardiamo all'estero con simpatia, il ricordo non può che essere piacevole ma la stagione è lunga e possono riprendersi e raggiungere soddisfazioni che pensano di raggiungere".

ERIKSEN - "Sono molto contento per lui, ha sofferto molto e abbiamo avuto modo di averlo con noi dopo il fermo forzato. La Premier gli concede di giocare e gli permette di fare un lavoro che rappresenta la sua passione, da tutto l'ambiente nerazzurro i migliori auguri per un futuro ricco di soddisfazioni. In Italia non era possibile farlo".


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