Chi è Marley Aké? Carriera e caratteristiche tecniche del gioiellino della Juventus

Marley Aké
Marley Aké / Jonathan Moscrop/GettyImages
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Di giocatori forti è pieno il mondo. D'altronde a "dare due calci a un pallone" son bravi tutti (o quasi). La differenza la fa la testa, cioè la capacità di restare con i piedi per terra anche quando tutti parlano di te. E sbirciando nella vita di Marley Aké si nota subito come il calcio sia il suo punto fisso, il suo obiettivo costante.

Non ci credete? Allora ditemi quanti millennials hanno solo 25 foto su Instagram. Nella mente del classe 2001 diventare un grande calciatore è l'unico ideale ed è proprio per questo che la Juventus vuole scommettere su di lui.

Dopo un paio di stagioni con l'Under 23, Aké ha avuto l'occasione di esordire tra i grandi, scendendo in campo nel match di Coppa Italia contro la Sampdoria. Nei circa 20 minuti che gli ha concesso Marco Landucci (vice dello squalificato Massimiliano Allegri), il franco-ivoriano ha sorpreso tutti con la sua velocità e la voglia di farsi notare anche in una partita che era ormai decisa. La giocata più interessante è il dribbling secco con il quale ha saltato Augello, provocando il rigore del definitivo 4-1 in favore dei bianconeri.

In un anonimo martedì sera, la tifoseria juventina ha così scoperto Marley Aké e adesso spera di vederlo giocare anche in Serie A. Ma chi è il talento classe 2001 che ha stregato l'Allianz Stadium?

I primi calci al Marsiglia con la sua "lavatrice"

Aké è nato a pochi chilometri da Montpellier, club dove ha mosso i primi passi ma che non ha mai creduto in lui fino in fondo. Infatti viene ceduto ancora giovanissimo all'Olympique Marsiglia, la squadra per la quale ha sempre fatto il tifo. Il giorno della sua presentazione, rivela infatti: "Da piccolo vedevo le partite al Velodrome con mio padre e mio zio e non avrei mai pensato di poter giocare lì un giorno". Il sogno di Aké era di emulare le gesta del suo idolo Didier Drogba, attaccante franco-ivoriano proprio come lui, che con Les Phoceens segnò valanghe di gol.

Dopo qualche ottimo anno in quarta serie con la selezione B del Marsiglia, Marley viene aggregato alla prima squadra: a farlo esordire è Villas-Boas, con cui colleziona ben 9 presenze nel 2019/20, più altre 9 nella prima parte della stagione 2020/21 e addirittura 4 spezzoni anche in Champions League. Il gol non arriva, ma in ognuna di esse il 2001 mostra un'enorme voglia di spaccare il mondo con i suoi spunti palla al piede.

Ciò che più sorprende di Marley Aké è però la sua umiltà. Per chiunque inizi a guadagnare grandi somme di denaro sin da giovanissimo abbandonarsi al lusso è facile. Invece, ai tempi del Marsiglia l'esterno si presentava a bordo di una minicar elettrica di colore rosso acceso che gli addetti del centro sportivo soprannominavano scherzosamente "la lavatrice".

Il 28 gennaio del 2021 Aké diventa un nuovo giocatore della Juventus. Tuttavia, il suo trasferimento finisce sotto la lente d'ingrandimento della Procura di Torino per il caso sulle presunte plusvalenze gonfiate dai bianconeri. Il franco-ivoriano viene infatti coinvolto in uno scambio alla pari in cui sia lui, sia il giovane che è finito all'OM (Franco Tongya) sono stati valutati 8 milioni di euro.

Nella scorsa stagione, il classe 2001 ha ben figurato con l'Under 23, tanto da meritarsi qualche convocazione da parte dell'allora tecnico Andrea Pirlo. Quest'anno ha già raccolto 4 gol e 4 assist nel girone A di Serie C e visto il suo ottimo esordio in Coppa Italia, potremmo vederlo più spesso in campo.

Caratteristiche tecniche di Marley Aké

Sebbene nella partita contro la Samp sia stato schierato da esterno destro, Marley Aké preferisce invece giocare sull'altra fascia dove, grazie alla sua incontenibile tecnica, riesce ad accentrarsi per calciare in porta.

Tuttavia, per il giovane talentino della Juve a destra o a sinistra cambia poco: a prescindere dalla posizione, lui cercherà sempre il dribbling o lo spunto palla al piede ogni volta che ne ha la possibilità. Certo, di funamboli ce ne sono tanti in giro, ma quello che distingue Aké dagli altri giocatori è la sua enorme personalità. Basti vedere quest'azione in solitaria eseguita durante un'amichevole contro il Bayern Monaco.

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Vista la sua grande velocità, Fabio Pecchia l'ha provato anche da terzino destro nella sua Juventus Under 23. Chiaramente, un giovane che ha sempre giocato da ala presenta degli evidenti limiti difensivi, ma magari un giorno potrebbe anche imparare ad agire in posizione più arretrata, proprio come ha fatto Juan Cuadrado. Vedendolo giocare, Aké ricorda molto il colombiano con il quale condivide l'ottima tecnica di base e degli scatti brucianti

Come può essere d'aiuto alla Juve?

"Ma perché la Juve deve comprare un sostituto di Chiesa se ha già Marley Aké?", è questa la domanda che circola in rete da martedì sera, cioè da quando il 21enne ha sorpreso tutti al suo esordio con la maglia bianconera. Sembra scontato dire che - almeno per ora - tra lui e Chiesa c'è un abisso.

Va infatti ricordato che quel dribbling con cui si è procurato il rigore è arrivato contro una Samp stanca, demotivata e con un piede già fuori dalla Coppa Italia. Prima di azzardare paragoni bisognerebbe vedere Marley Aké alle prese con una difesa ben piazzata, con avversari ancora in partita.

Vista l'emergenza numerica della Juve sugli esterni, il franco-ivoriano potrebbe essere però una buona arma da impiegare a gara in corso, un jolly in grado di spaccare il match con i suoi strappi. Però è difficile immaginarlo tra i titolari di Max Allegri.

Un giovane talentuoso - perché il suo talento c'è e si vede - come lui ha bisogno di giocare il più possibile e di migliorare sotto diversi aspetti. Ad esempio, nel dopopartita di Juve-Samp, Landucci lo ha quasi bacchettato spiegandogli che "deve imparare un po' a passare il pallone".

Per smussare i punti deboli c'è sempre tempo; intanto possiamo dire che Marley Aké è sulla strada giusta.


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