Marco Giampaolo ritrova il Milan: la storia della sua esperienza in rossonero

Milan-Torino non sarà soltanto una gara in cui i rossoneri proveranno a riscattare la sconfitta con la Juve di mercoledì scorso che ha interrotto la striscia di imbattibilità aperta nel post lockdown, e i granata a conquistare altri punti per allontanare la zona calda, ma anche la prima volta di Marco Giampaolo (ora sulla panchina granata) contro i rossoneri dopo l'esonero in favore di Stefano Pioli, proprio colui che ha riportato in alto il Milan.

E dire che l'avventura milanista, per Marco Giampaolo, sembrava il coronamento di una carriera fatta di tanta gavetta, provincia, ma anche bel calcio. Come quello che ha proposto all'Empoli prima e alla Sampdoria poi, con i blucerchiati che nell'ultima stagione con il tecnico abruzzese (ma nato a Bellinzona) in panchina si sono giocati per lungo tempo un clamoroso piazzamento Champions. Proprio quello che convinse il Milan a nominarlo allenatore il 19 giugno 2019. La sua storia con i rossoneri durò soltanto pochissimi giorni, 112, e cominciò subito con il piede sbagliato e la sconfitta di Udine alla prima giornata.

Poi due vittorie di fila, sofferte ed entrambe per 1-0 contro due neopromosse (Brescia e Verona) sembravano aver fatto ingranare il Milan di Marco Giampaolo, poi riportato sulla terra da un tris di sconfitte di fila: il derby con l'Inter, Torino e Fiorentina. Contro il Genoa Giampaolo torna alla vittoria, ma la sua avventura rossonera finirà a Marassi dopo sette partite. Paolo Maldini e la società decidono di esonerarlo e chiamare Stefano Pioli. Era una squadra, quella di Giampaolo, che non giocava bene e non otteneva neanche risultati. Una scelta dettata forse anche dalla scarsa convinzione iniziale delle diverse anime della dirigenza del Milan: e stasera troverà molto probabilmente un ex con il dente avvelenato.

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