Marchisio: "Juve migliore squadra del mondo. Ora manca identità. Ronaldo-Messi? Ecco cosa penso"

Claudio Marchisio
Claudio Marchisio / Oleg Nikishin/Getty Images
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L'ex centrocampista della Juventus Claudio Marchisio è stato protagonista di una bella intervista in Catalogna. Intervistato da Sport, il Principino ha parlato dei bianconeri, della sua storia con la Vecchia Signora, ma anche del Barcellona, di Pjanic e di molto altro ancora. Ecco le sue parole.

Io al Real o al Barcellona?

"Ho sempre giocato per la migliore squadra del mondo".

Barcellona-Juve?

"Entrambe le squadre stanno attraversando un periodo di profondi cambiamenti, ma le due rose sono piene di giovani di talento. Al Camp Nou mi aspetto una partita un po' più coraggiosa dalla mia Juve dopo lo 0-2 dell'andata. Da un lato potremmo dire che questa partita non vale niente perché entrambe sono già qualificate, dall'altro che vale tutto perché vogliono passare come prime. Personalmente spero di assistere a un duello spettacolare e per niente timido, uno di quegli scontri che con la loro pressione e il loro prestigio aiutano doppiamente la crescita dei giovani".

La Juve di Pirlo?

"È una squadra alla ricerca, non parlo di gioco, ma di carattere e carisma. In questo momento, oltre al ruolo di Pirlo e dei suoi collaboratori, sarà determinante anche il contributo dei senatori dello spogliatoio come ChielliniBuffon, Bonucci e Cristiano Ronaldo. Il Barça di Koeman, d'altra parte, vive una situazione molto simile. Penso che anche oggi lui continui a cercare il modo più veloce ed efficace per trasformare undici stelle in una squadra".

Juve-Barcellona in lotta per il titolo?

"Per nome, prestigio e importanza sono e devono essere sempre considerate le favorite per vincere la Champions League. Ovviamente spero che la mia Juve lo sia un po' di più".

Claudio Marchisio, Juventus
Claudio Marchisio, Juventus / Jean Catuffe/Getty Images

La finale persa nel 2015 contro il Barcellona?

"Una delle delusionipeggiori della mia carriera. Ma, nonostante tutto, siamo riusciti a dimostrare che la Juve era tornata".

Pjanic-Arthur?

"Pjanic è senza dubbio il mio giocatore preferito oggi a Barcellona. Stiamo parlando di un amico, un grande calciatore, una persona speciale. Se il Barcellona gli darà fiducia, non se ne pentirà! Arthur? Lo conosco poco, ma conosco molto bene Pjanic e posso dirti che il Barça ha preso un vero campione. Mire capisce il gioco come pochi in Europa e tocca la palla in un modo molto speciale".

Altri del Barça?

"Adoro e adorerò sempre Andrés Iniesta. Non mi spiego perché non abbia vinto un Pallone d'Oro, aveva tutto: talento, carisma, amore per la maglia. Un giocatore incredibile sotto ogni aspetto. Il giovane Pedri è uno di quei talenti che possono scrivere la storia futura del Barça".

Morata?

"Alvaro è un ottimo attaccante, conosce il club e ama la Juventus. Questi ingredienti, mescolati nella stessa ricetta, sono esplosivi. Sono onesto, non sono per niente sorpreso e forse mi aspetto molto di più da lui per tutta la stagione. Morata può diventare un pilastro del nuovo ciclo Juve".

Ronaldo-Messi?

"Finalmente vedremo di nuovo quello che aspettavamo da mesi, anche se Barça-Juve non sarà ovviamente solo questo. Una parola per Cristiano? Atleta. Messi? Genio. Con chi mi schiero? Inutile dover scegliere tra due campioni che hanno scritto e continuano a scrivere la storia del nostro sport".


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