Maradona, non c'è pace neache dopo la morte: ancora polemiche e veleni
Sono passati alcuni giorni dalla morte di Diego Armando Maradona, un avvenimento che ha sconvolto il mondo del calcio e non solo. L'addio ad uno dei giocatori più forti della storia ha mandato nella disperazione più completa in primis l'Argentina, patria del numero 10, ma anche Napoli, dove Maradona ha vissuto i suoi anni migliori in campo.
Si pensava che almeno adesso avrebbe potuto trovare pace dopo una vita fatta di eccessi e polemiche, ma per Maradona purtroppo questa non sembra una possibilità. L'autopsia eseguita sul suo cadavere ha rivelato che il campione argentino è morto a 60 anni per una "insufficienza cardiaca acuta", ma l'autopsia eseguita dai medici non avrebbe rivelato un'edema polmonare, con Libero che bolla la morte del Pibe de Oro come un "delitto". E non è tutto, perchè i misteri restano ancora, tanto che un presunto figlio dell'ex Napoli avuto con una modella ha chiesto anche di riesumare il cadavere per eseguire il test del Dna.
E ancora, Maradona è anche morto povero. Un po' per colpa delle sue "mani bucate", ma in gran parte per tutti quelli che gli stavano vicino, ma solamente con l'intenzione di "raggirarlo e svuotargli le tasche", come ha rivelato il giornalista argentino Luis Ventura, vicino alle cose che riguardano El Diez. Lo stesso Ventura ha spiegato come dei guadagni di Maradona a Dubai non vi fosse più nessuna traccia, e che l'ex Napoli vivesse esclusivamente con quello che guadagnava dal Gimnasia La Plata (squadra che allenava). "Maradona era di una generosità smisurata": e ne servirebbe molta, da parte di tutti, per lasciarlo in pace. Almeno adesso.
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